Nuovo Bando per il Sostegno all'Imprenditoria Femminile in Emilia-Romagna
3 milioni di euro di contributi a fondo perduto per le imprese femminili in Emilia-Romagna. Domande dal 24 febbraio 2023

Che cos'è?
Sostegno all'imprenditoria femminile è un bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna con una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro rivolta alle imprese femminili che operano che operano nei settori dell’industria, dell’artigianato, del commercio, del turismo e dei servizi. È previsto un contributo a fondo perduto per supportare nuovi investimenti.
A chi si rivolge?
Possono presentare domanda le PMI, compresi consorzi, società consortili e società cooperative, con sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, a prevalente partecipazione femminile e cioè:
le imprese individuali in cui la titolare sia una donna
le società di persone e le società cooperative con un numero di donne socie pari almeno il 60% della compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute
le società di capitali in cui le donne detengono almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.
Il requisito deve essere mantenuto per un periodo di almeno tre anni.
Cosa finanzia?
Sono finanziabili interventi per la crescita e il consolidamento dell’imprenditoria femminile, rivolti ad aumentare la competitività e la qualità delle imprese gestite da donne, ed evidenziare, ove possibile, lo stretto legame tra le pari opportunità, il business aziendale e la qualità del lavoro ad esempio con interventi di:
- innovazione e valorizzazione di prodotto e dei sistemi di vendita
- miglioramento dell’efficienza dei processi, metodologie e applicazioni innovative nel campo della progettazione, dei processi e del monitoraggio
- informatizzazione e innovazioni di processo
- sviluppo innovativo dei sistemi informatici-informativi e dei processi di digitalizzazione del lavoro
- implementazione e diffusione di metodi di promozione, acquisto e vendita on line e sviluppo di funzioni avanzate nel rapporto con la clientela
- sviluppo di sistemi di sicurezza informatica
- riqualificazione estetica e funzionale del laboratorio/punto vendita
- automatizzazione e informatizzazione dell’attività anche con attrezzature professionali tecnico-strumentali e tecnologiche
- riposizionamento strategico dell’attività
- implementazione di sistemi di controllo di gestione e valutazione economica dell’attività
- introduzione di soluzioni per agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari.
Quali sono le spese ammissibili?
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a:
- macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali
- brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale
- consulenze nel limite massimo del 30% della somma delle prime due voci delle spese
- opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite massimo di € 5.000,00
- costi generali, nel limite massimo del 5% della somma delle altre spese
L’investimento minimo ammesso è 20.000 euro.
In cosa consiste l'agevolazione?
Il contributo previsto è un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a 80.000,00 €.
Quando presentare la domanda?
Le domande possono essere presentate dal 24 febbraio 2023 al 28 marzo 2023. Si procederà alla chiusura anticipata della finestra al raggiungimento di un numero massimo di 300 domande presentate.
Fondo Nuove competenze ANPAL
1 miliardo di euro per la formazione dei lavoratori per aggiornare le competenze in seguito alla doppia transizione digitale ed ecologica

Che cos'è?
Il Fondo Nuove competenze (FNC) è un fondo pubblico che sostiene le imprese nella formazione dei dipendenti perché adeguino le competenze dei loro lavoratori. Nasce per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19.
Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo, rifinanziato con una disponibilità finanziaria di 1 miliardo di euro a valere si risorse ReactEU confluite nel programma operativo nazionale Sistemi di politiche attive per l’occupazione.
A chi si rivolge?
L’agevolazione è destinata a tutti i datori di lavoro privati che abbiano stipulato entro il 31 dicembre 2022 accordi collettivi di rimodulazione dell'orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell'impresa ovvero per favorire percorsi di aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica.
Gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono specificare il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento e il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi per lo sviluppo delle competenze.
Cosa finanzia?
Il fondo finanzia le ore destinate a progetti formativi, a fronte di una riduzione dell’orario di lavoro, finalizzati allo sviluppo delle competenze, per un limite massimo di 200 ore per ogni lavoratore.
I percorsi devono riguardare in particolare i processi in funzione dei quali è necessario l’aggiornamento delle professionalità a seguito della transizione ecologica e digitale, ovvero la promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale e innovazioni:
- nella produzione e commercializzazione di beni e servizi (aggiornamento competenze digitali)
- aziendali e volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili
- aziendali e volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque
- volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale
- volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica
Chi può erogare la formazione?
I soggetti erogatori dei percorsi formativi sono:
- tutti gli enti accreditati a livello nazionale o regionale e altri soggetti anche privati, che per statuto o istituzionalmente, svolgono attività di formazione
- le Università statali e non statali legalmente riconosciute
- gli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado
- i Centri per l’Istruzione per gli Adulti-CPIA
- gli Istituti Tecnici Superiori (ITS)
- i Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione.
In cosa consiste l'agevolazione?
Il FNC rimborsa:
- il 100% della quota previdenziale e assistenziale delle ore destinate alla formazione, sia per la parte aziendale che del lavoratore (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili alla data di presentazione della domanda);
- Il 60% della retribuzione oraria del lavoratore.
Il contributo massimo concesso per singola istanza non potrà eccedere 10 milioni di euro.
Quando presentare domanda?
Le domande di agevolazione possono essere presetate dal 13 dicembre 2022 fino al 28 febbraio 2023.
Emilia-Romagna: Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale
Fino a 700 mila a fondo perduto. Focus su economia circolare, energia pulita, clima e risorse naturali

Che cos'è?
Il Bando per progetti d ricerca e sviluppo sperimentale è un'iniziativa della Regione Emilia-Romagna per dare sostegno con contributi a fondo perduto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali ad alto contenuto innovativo, coerenti con gli obiettivi e le finalità della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente.
Particolare attenzione è rivolta ai progetti afferenti l’economia circolare e la lotta ai cambiamenti climatici.
A chi si rivolge?
Possono presentare domanda:
- imprese singole
- aggregazioni di imprese
- consorzi con attività esterna
- soggetti giuridici iscritti al REA.
Per essere ammessi al Bando le PMI devono aver depositato almeno 2 bilanci (per gli anni 2020-2021) e realizzare il progetto in una unità locale in Emilia-Romagna.
Mentre le Grandi imprese devono:
- impegnarsi ad assumere nel corso del progetto almeno 1 ricercatore
- sviluppare il progetto di ricerca in cooperazione con PMI non appartenenti allo stesso gruppo di imprese, in cui la GI non superi il 70% del costo totale del progetto
oppure
- presentare un progetto singolo, accompagnato da un “contratto di collaborazione” che indichi chiaramente le condizioni di attribuzione della titolarità e dell'esercizio dei diritti di Proprietà Intellettuale, sia con riferimento alle conoscenze pregresse di ciascuna impresa coinvolta, sia con riferimento alle conoscenze e ai risultati generati dalle attività realizzate nell’ambito del progetto.
I requisiti Economico-finanziari
Oltre i requisiti soggettivi, le imprese proponenti devono:
- Soddisfare simultaneamente i seguenti parametri economico-finanziari, basati sull’ultimo bilancio approvato:
- Congruenza fra capitale netto e costo netto del progetto - (Capitale netto> (Costo Progetto-Contributo regionale richiesto)/2);
- Onerosità della posizione finanziaria - (Oneri finanziari netti/Ricavi vendite e prestazioni =< 6%);
- Sostenibilità finanziaria del progetto - (Costo progetto/Ricavi vendite e prestazioni<20%)
- Assicurare la copertura finanziaria del progetto attraverso la seguente equazione:
- CP (Costo progetto) <= P (incremento mezzi propri) + Fb (finanziamento bancario).
Per essere ammessi al finanziamento gli altri soggetti iscritti al REA dovranno soddisfare esclusivamente la seconda condizione così intesa: CP <= Fb.
Cosa finanzia?
Il Bando finanzia progetti che prevedono le seguenti attività:
a. Ricerca industriale
Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità, da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o apportare un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale.
b. Sviluppo sperimentale
L'acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
I progetti devono prevedere attività sia di Ricerca Industriale che di Sviluppo Sperimentale che siano almeno il 20% del costo totale del progetto.
I progetti devono anche prevedere la collaborazione con organismi di ricerca oppure con strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna per un importo minimo di 40.000,00 €, ridotto a 20.000 € per le ICC (Industrie Culturali e Creative).
Una quota pari a euro 10.000.000€, dei 25.000.000 € di risorse disponbiili, è riservata al finanziamento di progetti focalizzati sugli ambiti tematici cross-settoriali dell’Energia pulita, sicura e accessibile, della Circular Economy e del Clima e Risorse Naturali (aria, acqua e territorio), che andranno a costituire una graduatoria separata.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese ammissibili sono:
- Ricerca contrattuale con organismi di ricerca e/o laboratori della rete, brevetti frutto della ricerca, sviluppo di software specifico, servizi di consulenza di carattere tecnico-scientifico, spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova;
- Acquisto/noleggio di strumentazione scientifica, impianti industriali, acquisto di brevetti, software specialistico nella misura massima del 40% del totale della voce di spesa A;
- Realizzazione fisica di prototipi, nella misura massima del 40% del totale delle voci di spesa A e B (solo per sviluppo sperimentale);
- Personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione, assunto con contratto di lavoro subordinato, rendicontabili forfettariamente nella misura massima del 20% del totale delle voci di spesa A, B, C;
- Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale dei costi diretti ammissibili (totale voci A, B, C, D).
Quale agevolazione è prevista?
Il contributo è concesso a fondo perduto, nella forma del conto capitale, con le seguenti intensità massime di aiuto:
- Fino al 45% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale (RI)
- Fino al 20% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale (SS).
Il limite massimo del contributo concedibile è:
- 500.000,00 € nel caso di PMI singola o rete di PMI;
- 700.000,00 € nel caso di GI o rete comprendente una GI.
Quando presentare la domanda?
La domanda potrà essere presentata dal 1° febbraio 2023 fino al 28 febbraio 2023.
Bando marchi collettivi 2022: agevolazioni per progetti di promozione all'estero di marchi e certificazioni
Fino a 150 mila a fondo perduto per fiere, eventi, seminari, azioni di comunicazione, creazione di comunità virtuali

Che cos'è?
Il Bando Marchi Collettivi 2022 è un'iniziativa della Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - UIBM del Ministero dello Sviluppo Economico che prevede contributi a fondo perduto per la promozione all’estero di marchi collettivi e di certificazione. L’iniziativa è gestita da Unioncamere.
A chi si rivolge?
Possono richiedere l'agevolazione i soggetti titolari di un marchio collettivo o di certificazione, o possere un titolo per l'uso e/o la gestione:
- le associazioni rappresentative delle categorie produttive
- i consorzi di tutela
- altri organismi di tipo associativo o cooperativo.
Il marchio collettivo o di certificazione deve essere già registrato al momento della presentazione della domanda.
Cosa finanzia?
Il bando finanzia progetti di promozione all’estero del marchio collettivo o di certificazione che prevedano la realizzazione di almeno due tra le seguenti attività:
- Fiere e saloni internazionali
- Eventi collaterali alle manifestazioni fieristiche internazionali
- Incontri bilaterali con associazioni estere
- Seminari in Italia con operatori esteri e all’estero
- Azioni di comunicazione sul mercato estero, anche attraverso GDO e canali on-line
- Creazione di comunità virtuali a supporto del marchio.
Quali sono le spese ammissibili?
I costi amessi variano a seconda dell'iniziativa avviata. Tra le spesse ammissibili:
- Affitto e allestimento di spazi espositivi temporanei
- Affitto sale per attività di formazione, incontri bilaterali e/o seminari
- Quote di partecipazione, affitto e allestimento di stand presso fiere e saloni internazionali in Italia e all'estero
- Interpretariato, traduzione, noleggio di attrezzature e strumentazioni
- Brochure, cataloghi, materiale informativo, spot televisivi/radiofonici, pubblicità su siti web o su riviste internazionali
- Azioni dimostrative delle produzioni dei soggetti beneficiari realizzate in occasione delle iniziative previste nel progetto
Quale agevolazione è prevista?
Le risorse finanziarie del Decreto Direttoriale Marchi Collettivi 2022 ammontano a € 2.484.019,00. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 70% delle spese ammissibili, per un importo massimo di € 150.000.
Non è possibile presentare una domanda per un importo di agevolazione inferiore a € 20.000.
Quando presentare la domanda?
Le domande di agevolazione possono essere presentate dal 22 novembre 2022 al 22 dicembre 2022. È possibile presentare una sola domanda di agevolazione per ciascun marchio collettivo o di certificazione registrato.
Bando Startup innovative Emilia Romagna
Dal 17 gennaio le domande per la nuova edizione del bando. 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto. Focus sui settori creatività e cultura, energia pulita e economia circolare.

Che cos'è?
Il bando Startup Innovative Emilia-Romagna è un'agevolazione della Regione Emilia Romagna che stanzia 5 milioni di euro di contributi a fondo perduto per supportare lo sviluppo delle startup innovative, dall'idea generation, all'accelerazione fino allo scale-up, e gli investimenti connessi ai risultati della ricerca.
Con questa edizione del bando, un focus particolare è posto sull'industria culturale e creativa, l'innovazione nei servizi e sui progetti cross-settoriali nell'ambito dell’Energia pulita, sicura e accessibile, della Circular Economy, del Clima e delle Risorse Naturali (aria, acqua e territorio).
Chi può partecipare
Possono presentare domanda le Micro e Piccole imprese regolarmente costituite e iscritte nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative e con una unità locale in Emilia-Romagna.
Copertura finanziaria del progetto
Al momento della domanda, le startup devono dichiarare la copertura finanziaria al progetto, specificando la quota di mezzi propri e/o finanziamenti esterni. La somma tra capitale sociale sottoscritto e versato e il finanziamento da terzi deve essere superiore al costo totale del progetto.
In caso contrario, le startup devono dichiarare formalmente di reperire le risorse mancanti, dimostrandone la disponibilità entro 90 giorni dalla pubblicazione della determina di concessione.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili i progetti realizzati in Emilia-Romagna, finalizzati alla realizzazione di piani imprenditoriali di investimento per lo sviluppo e la commercializzazione di nuovi prodotti, servizi e modelli di business, basati su una soluzione innovativa con un chiaro impatto in termini di sostenibilità e che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
LE startup innovativ devono garantire l'impegno diretto, in termini di apporto tecnologico e lavorativo, dei soci e/o di un team, dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate.
Interventi ammessi
I progetti devono prevedere uno o più tra:
- sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti
- messa a punto del modello di business
- adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti
- ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up)
- apertura e/o sviluppo di mercati esteri.
Ambiti prioritari
I progetti devono riguardare uno degli ambiti prioritari individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente:
- Energia pulita, sicura e accessibile
- Circular Economy
- Clima e risorse naturali (aria, acqua e territorio)
- Blue Growth
- Innovazione nei materiali
- Digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data (imprese e PA)
- Manufacturing 4.0 e future evoluzioni
- Connettività di sistemi a terra e nello spazio
- Mobilità e motoristica sostenibile e innovativa
- Innovazione sociale e partecipazione
- Inclusione e coesione sociale: educazione, lavoro, territori; o Benessere della persona, nutrizione e stili di vita
- Salute
- Città e Comunità del futuro
- Patrimonio territoriale e identità regionale: beni e contenuti culturali, attività creative, turismo e prodotti Made in E-R-
Il ruolo dei "soggetti accompagnatori"
Il Bando prevede la possibilità che incubatori certificati, incubatori e acceleratori accompagnino i progetti con una relazione di supporto.
Più precisamente, sono “soggetti accompagnatori”:
- incubatori certificati di startup innovative previsti dall’art. 25 comma 5 lettere a), b), c), d), e) del D.L. 179/2012
- incubatori e acceleratori (pubblici, privati, corporate, universitari, italiani ed esteri, ecc.), organizzazioni che supportano la creazione di nuove imprese innovative con servizi come:
- spazi fisici ad uso ufficio e facilities di tipo logistico
- laboratori e strumentazione ad uso delle startup
- servizi di supporto allo sviluppo del business
- opportunità di integrazione e di networking
Quali sono le spese ammissibili?
I costi finanziabili tramite il bando Startup Innovative Emilia-Romagna 2022 sono:
- impianti e macchinari
- affitto/noleggio laboratori ed attrezzature scientifiche
- Consulenze e collaborazioni a vario titolo
- Spese promozionali, per un importo massimo di € 15.000
- Personale dipendente
- Spese generali in misura forfettaria pari al 5% del totale
In cosa consiste l’agevolazione?
Le startup innovative vincitrici del bando ricevono un contributo è a fondo perduto fino a 150.000 euro, nella forma del conto capitale, nella misura pari al 40% della spesa ammissibile.
Il contributo è incrementato del 10%
- in caso di assunzione di almeno una persona con contratto a tempo indeterminato, stabilmente collocata nell’unità locale nella quale si realizza il progetto
Il contributo è incrementato del 5%
- se la compagine sociale è a prevalenza di donne o giovani o se le startup innovative operano nelle aree montane o nelle aree dell’Emilia-Romagna comprese nella carta nazionale degli aiuti di stato.
Dotazione finanziaria
La dotazione del bando è di 5 milioni di euro:
1,5 milioni di euro sono riservati al finanziamento di progetti presentati da startup innovative nei settori delle industrie culturali e creative e innovazione nei servizi; 1,5 milioni di euro per Energia pulita, sicura e accessibile, Circular Economy, Clima e Risorse Naturali.
Quando presentare la domanda per il Bando Startup Innovative Emilia-Romagna 2022?
I progetti possono essere presentati esclusivamente in modalità telematica dal 17 gennaio 2023 al 17 febbraio 2023.
Bando Ricerca e Innova: 27 milioni per le PMI in Lombardia
Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero. Favoriti i progetti Green, Startup e PMI innovative

Che cos'è?
Il Bando Ricerca e Innova è un'iniziativa della Regione Lombardia, in fase di attivazione, che sostiene gli investimenti in ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo (anche digitale)delle PMI lombarde.
A chi si rivolge?
Il Bando Ricerca e Innova è rivolto alle PMI lombarde che intendano realizzare progetti di sviluppo sperimentale e di innovazione (anche digitale) nelle aree di specializzazione della strategia di specializzazione intelligente (S3 2021 - 2027).
Cosa finanzia?
Sono ammissibili progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione di processo per promuovere l'innovazione tecnologica e digitale delle imprese.
Ad esempio: lo sviluppo di prototipi, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
I progetti devono prevedere spese per almeno 80.000 euro e essere coerenti con le priorità della strategia di specializzazione intelligente (S3 2021 - 2027) della Regione Lombardia, ricadendo negli otto ecosistemi:
- connettività e informazione
- cultura e conoscenza
- manifattura avanzata
- nutrizione
- salute e life science
- smart mobility e architecture
- sostenibilità
- sviluppo sociale.
Quali sono le spese ammissibili?
Il Bando ammette le spese riferite al personale coinvolto nel progetto e i seguenti costi, fino al 40% del costo del personale:
- strumentazioni e attrezzature
- ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti, servizi di consulenza
- altri costi di esercizio, compresi i costi di materiali e forniture
Quale agevolazione è prevista?
L'agevolazione è un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, a copertura del 100% della spesa ammissibile, fino ad un massimo di 1.000.000 di euro. In particolare è previsto:
- 70% di finanziamento agevolato a tasso 0% rimborsabile in 7 anni
- 30% a fondo perduto.
Il contributo a fondo perduto arriva al 40% per i progetti green e al 35% per progetti presentati da startup e PMI innovative o PMI che siano state oggetto di operazioni di investimento da parte di fondi di investimento nei 18 mesi precedenti la domanda di partecipazione.
Quando presentare la domanda?
Le modalità e i termini di presentazione delle domande saranno definiti a breve dal provvedimento attuativo.