Emilia-Romagna: Bando per progetti di ricerca e sviluppo sperimentale
Fino a 700 mila a fondo perduto. Focus su economia circolare, energia pulita, clima e risorse naturali

Che cos’è?
Il Bando per progetti d ricerca e sviluppo sperimentale è un’iniziativa della Regione Emilia-Romagna per dare sostegno con contributi a fondo perduto all’avvio, insediamento e sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali ad alto contenuto innovativo, coerenti con gli obiettivi e le finalità della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente.
Particolare attenzione è rivolta ai progetti afferenti l’economia circolare e la lotta ai cambiamenti climatici.
A chi si rivolge?
Possono presentare domanda:
- imprese singole
- aggregazioni di imprese
- consorzi con attività esterna
- soggetti giuridici iscritti al REA.
Per essere ammessi al Bando le PMI devono aver depositato almeno 2 bilanci (per gli anni 2020-2021) e realizzare il progetto in una unità locale in Emilia-Romagna.
Mentre le Grandi imprese devono:
- impegnarsi ad assumere nel corso del progetto almeno 1 ricercatore
- sviluppare il progetto di ricerca in cooperazione con PMI non appartenenti allo stesso gruppo di imprese, in cui la GI non superi il 70% del costo totale del progetto
oppure
- presentare un progetto singolo, accompagnato da un “contratto di collaborazione” che indichi chiaramente le condizioni di attribuzione della titolarità e dell’esercizio dei diritti di Proprietà Intellettuale, sia con riferimento alle conoscenze pregresse di ciascuna impresa coinvolta, sia con riferimento alle conoscenze e ai risultati generati dalle attività realizzate nell’ambito del progetto.
I requisiti Economico-finanziari
Oltre i requisiti soggettivi, le imprese proponenti devono:
- Soddisfare simultaneamente i seguenti parametri economico-finanziari, basati sull’ultimo bilancio approvato:
- Congruenza fra capitale netto e costo netto del progetto – (Capitale netto> (Costo Progetto-Contributo regionale richiesto)/2);
- Onerosità della posizione finanziaria – (Oneri finanziari netti/Ricavi vendite e prestazioni =< 6%);
- Sostenibilità finanziaria del progetto – (Costo progetto/Ricavi vendite e prestazioni<20%)
- Assicurare la copertura finanziaria del progetto attraverso la seguente equazione:
- CP (Costo progetto) <= P (incremento mezzi propri) + Fb (finanziamento bancario).
Per essere ammessi al finanziamento gli altri soggetti iscritti al REA dovranno soddisfare esclusivamente la seconda condizione così intesa: CP <= Fb.
Cosa finanzia?
Il Bando finanzia progetti che prevedono le seguenti attività:
a. Ricerca industriale
Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze e capacità, da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o apportare un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la costruzione di prototipi se ciò è necessario ai fini della ricerca industriale.
b. Sviluppo sperimentale
L’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
I progetti devono prevedere attività sia di Ricerca Industriale che di Sviluppo Sperimentale che siano almeno il 20% del costo totale del progetto.
I progetti devono anche prevedere la collaborazione con organismi di ricerca oppure con strutture di ricerca industriale e trasferimento tecnologico appartenenti alla Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna per un importo minimo di 40.000,00 €, ridotto a 20.000 € per le ICC (Industrie Culturali e Creative).
Una quota pari a euro 10.000.000€, dei 25.000.000 € di risorse disponbiili, è riservata al finanziamento di progetti focalizzati sugli ambiti tematici cross-settoriali dell’Energia pulita, sicura e accessibile, della Circular Economy e del Clima e Risorse Naturali (aria, acqua e territorio), che andranno a costituire una graduatoria separata.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese ammissibili sono:
- Ricerca contrattuale con organismi di ricerca e/o laboratori della rete, brevetti frutto della ricerca, sviluppo di software specifico, servizi di consulenza di carattere tecnico-scientifico, spese per l’utilizzo di laboratori di ricerca o di prova;
- Acquisto/noleggio di strumentazione scientifica, impianti industriali, acquisto di brevetti, software specialistico nella misura massima del 40% del totale della voce di spesa A;
- Realizzazione fisica di prototipi, nella misura massima del 40% del totale delle voci di spesa A e B (solo per sviluppo sperimentale);
- Personale adibito ad attività di ricerca, progettazione, sperimentazione, assunto con contratto di lavoro subordinato, rendicontabili forfettariamente nella misura massima del 20% del totale delle voci di spesa A, B, C;
- Spese generali, calcolate nella misura forfettaria del 5% del totale dei costi diretti ammissibili (totale voci A, B, C, D).
Quale agevolazione è prevista?
Il contributo è concesso a fondo perduto, nella forma del conto capitale, con le seguenti intensità massime di aiuto:
- Fino al 45% delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale (RI)
- Fino al 20% delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale (SS).
Il limite massimo del contributo concedibile è:
- 500.000,00 € nel caso di PMI singola o rete di PMI;
- 700.000,00 € nel caso di GI o rete comprendente una GI.
Quando presentare la domanda?
La domanda potrà essere presentata dal 1° febbraio 2023 fino al 28 febbraio 2023.