Bando PNRR: 30 milioni di euro alle imprese per progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’idrogeno
Nuovo Bando del Ministero della Transizione ecologica nell’ambito dei fondi PNRR per le imprese.

Dal 24 marzo 2022 è possibile presentare domanda per il Bando del Ministero della Transizione ecologica dedicato a progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel settore dell’idrogeno.
I fondi sono stanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare quelli previsti dall’Investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno”, Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”

Sono previste due tipologie di bando:
- il primo, “Bando di tipo A)”, si rivolge agli organismi di ricerca pubblici (enti e università)
- mentre il Bando di tipo B), sul quale ci focalizzeremo, supporta i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese.
Bando di tipo B) >> Contributi per progetti di Ricerca e Sviluppo delle imprese
Con una dotazione di 30 milioni di euro, di cui il 40% rivolto a progetti da realizzarsi nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il Bando di tipo B si rivolge alle imprese per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nei seguenti ambiti:
- produzione di idrogeno clean e green;
- tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels;
- celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;
- sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull’idrogeno.
A chi si rivolge?
I soggetti beneficiari sono le imprese che esercitano attività dirette alla produzione di beni e/o di servizi che:
- siano regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle imprese;
- abbiano almeno un’unità locale nel territorio nazionale;
- dispongano di almeno due bilanci approvati e depositati ovvero, per le imprese individuali e le società di persone, disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.
I beneficiari possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, fino ad massimo di cinque soggetti.
I progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
Cosa finanzia?
I progetti finanziabili devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale volte alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti relativamente agli ambiti citati.
I progetti devono:
- La realizzazione dei progetti deve avvenire in unità locali sul territorio nazionale e essere avviata successivamente alla presentazione della domanda e non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione
- La durata del progetto deve essere non inferiore a 12 mesi e la conclusione avvenire entro il 31 dicembre 2025;
- Il progetto deve rispettare il Principio “non arrecare un danno significativo” (DNSH) e prevedere attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale dirette a sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile o dall’energia elettrica di rete, oppure attività legate all’idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ.
Quali sono le spese ammissibili?
Sono considerate ammissibili le spese per:
- personale del soggetto proponente, compreso il personale con rapporto di collaborazione o di somministrazione lavoro;
- strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione;
- i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo
- le spese generali, nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto;
- i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto, di nuova fabbricazione.
I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori 2.000.000 di euro e non superiori a 4.000.000 di euro.
In cosa consiste l’agevolazione?
L’agevolazione consiste in un contributo alla spesa pari a:
- 50% dei costi e delle spese ammissibili per la ricerca industriale;
- 25% dei costi e delle spese ammissibili per lo sviluppo sperimentale.
Le intensità possono essere maggiorate fino a un’intensità massima complessiva dell’80%:
- + 10% per le medie imprese e + 20% per le piccole imprese, comprese le microimprese;
- + 15% se il progetto prevede una collaborazione:
- tra imprese e uno o più organismi di ricerca, purché gli organismi di ricerca sostengano almeno il 10% dei costi ammissibili del progetto;
- tra imprese di cui almeno una è una piccola e media impresa e non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70 % dei costi ammissibili.
Le agevolazioni concesse in relazione ai progetti di ricerca e sviluppo non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che si configurano come aiuti di Stato, ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER.
Presentazione delle domande
Le domande possono essere presentate tramite posta elettronica certificata all’indirizzo PEC rsh2B@pec.mite.gov.it dal 24 marzo 2022 al 9 maggio 2022.