Decreto liquidità: le misure per imprese e professionisti

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Cosa prevede il Decreto liquidità? Accesso al credito, sostegno alla liquidità, all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti

cosa prevede il decreto liquidità

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge per l’introduzione di misure urgenti per le imprese e i settori di rilevanza strategica e giustizia. Il pacchetto di disposizioni salva-impresa ha come obiettivo fronteggiare la crisi causata dall’emergenza Covid-19 e comprende tra le principali misure:

  • garanzie sui prestiti alle imprese
  • sospensione delle scadenze fiscali
  • misure pubbliche a sostegno dell’export
  • estensione del golden power

Le misure urgenti a sostegno delle imprese

1. Potenziamento del Fondo di Garanzia per le PMI

Il Governo potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia, già ampliato dal decreto Cura Italia con 1,5 miliardi di euro. Si prevede lo snellimento delle procedure di accesso e aumenta la percentuale di garanzia pubblica massima:

  • 100% per prestiti fino a 25 mila euro senza procedura di valutazione
  • 100% per prestiti fino a 800 mila euro con procedura di valutazione
  • 90% negli altri casi, fino ad un tetto massimo di 5 milioni di euro garantiti ed eventuale controgaranzia Confidi che permette l’innalzamento fino al 100%

Leggi anche: Emergenza COVID-19: tutte le novità nella riforma del Fondo di Garanzia PMI

Aggiornamento 19 giugno 2020

Dal 19 giugno le novità previste per il Fondo di garanzia sono operative.

Le principali modifiche riguardano:

  • ampliamento della garanzia concessa automaticamente con copertura al 100%
  • l’importo massimo del finanziamento arriva a 30.000 euro (precedentemente era 25.000 euro)
  • la durata massima raggiunge 10 anni (invece di 6) e obbligo di non iniziare il rimborso prima di 24 mesi dall’erogazione
  • l’importo non può superare il 25% del fatturato del beneficiario o il doppio della sua spesa salariale annua

È stata ampliata la platea dei beneficiari della garanzia automatica al 100%:

  • alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, si sono aggiunti anche broker, agenti e subagenti di assicurazione, enti del Terzo settore, compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti, che esercitano l’attività di impresa o commerciale, anche in via non esclusiva o prevalente o finalizzata all’autofinanziamento.
  • Confermata la copertura al 90% per la garanzia diretta e al 100% per la riassicurazione (su garanzie concesse da confidi fino al 90% del finanziamento) per le operazioni che rientrano nei i limiti previsti dal punto 3.2 del Quadro temporaneo per quanto riguarda durata (fino a 72 mesi) e importo massimo (doppio della spesa salariale annua, 25% del fatturato o fabbisogno prospettico)
  •  Confermata anche la possibilità di arrivare a una copertura del 100% del finanziamento cumulando la garanzia del Fondo al 90% con la garanzia concessa su fondi propri da un confidi
  • Introdotta la copertura al 100% anche per le operazioni al di fuori del Quadro temporaneo. Si può ottenere sommando garanzia del Fondo e garanzia concessa dal confidi su fondi propri.
  • Infine è previsto l’intervento del Fondo su rinegoziazioni o consolidamenti. Ferma restando la copertura all’80% per la garanzia diretta e al 90% per la riassicurazione (su garanzia del confidi fino all’80% del finanziamento), la legge di conversione ha introdotto l’obbligo di credito aggiuntivo pari ad almeno il 25% dell’importo del debito in essere (in precedenza era del 10%) e di riduzione del tasso di interesse applicato sul finanziamento garantito

2. Garanzia SACE per le grandi imprese

Per le grandi imprese interviene SACE Simest del gruppo Cassa Depositi e Prestiti per la concessione di garanzie a copertura tra il 70% e il 90%, per un totale di 200 miliardi di euro.

Nello specifico:

  • Per le imprese con meno di 5.000 dipendenti e fatturato inferiore a 1,5 miliardi di euro è prevista la copertura fino al 90% del finanziamento richiesto, con una procedura semplificata per l’accesso alla garanzia
  • Oltre 5.000 dipendenti e fatturato compreso tra 1,5 e 5 miliardi di euro la copertura è dell’80% del finanziamento richiesto
  • Per le imprese con fatturato al di sopra dei 5 miliardi di euro la copertura raggiungerà il 70% del finanziamento richiesto
  • In ogni caso, l’importo della garanzia non potrà essere superiore al 25% del fatturato registrato nel 2019 o al doppio del costo del personale sostenuto dall’azienda
  • Per le PMI, anche individuali o Partite Iva, sono riservati 30 miliardi con accesso alla garanzia SACE gratuito, azionabile solo in caso di esaurimento della capacità di utilizzo del credito rilasciato dal Fondo Centrale di Garanzia.

 

3. Sostegno per l’export

Il sostegno statale per l’export viene potenziato. Migliora l’incisività e la tempestività dell’intervento pubblico attraverso un sistema di coassicurazione sulla base del quale gli impegni connessi all’attività assicurativa di SACE vengono assunti dallo Stato per il 90%.   In questo modo si prevede di liberare 200 miliardi di risorse che consentiranno alla società di far fronte alla crescente richiesta di assicurare operazioni ritenute strategiche per l’economia nazionale.

4. Sospensione versamenti Iva, ritenute e contributi

Sono rinviati gli oneri fiscali e tributari di lavoratori e imprese per i mesi di aprile e maggio. In particolare:

  • Si sospende l’IVA, le ritenute e i contributi per coloro il cui fatturato è diminuito di almeno il 33% per ricavi o compensi sotto i 50 milioni di euro e di almeno il 50% sopra tale soglia
  • Sono sospesi i versamenti di cui sopra per i soggetti che hanno iniziato la propria attività a partire dal 1° aprile 2019
  • Per i residenti nelle 5 province più colpite dall’emergenza (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza) il versamento IVA è sospeso a fronte di un calo di fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato prevista nella clausola generale
  • I versamenti riprenderanno a giugno, con possibilità di rateizzazione in 5 rate

La sospensione delle ritenute d’acconto sui redditi da lavoro autonomo prevista dal decreto Cura si estende anche alle scadenze di aprile e maggio.

È esteso al 16 aprile il termine per i versamenti scaduti il 20 marzo scorso, mentre la scadenza per l’invio della Certificazione Unica è stata prorogata fino al 30 aprile.

5. Estensione del Golden Power

Per tutelare le imprese di rilievo strategico è stato potenziato il Golden Power che consente al Governo di controllare le operazioni di acquisizione di partecipazioni societarie anche superiori al 10%. Viene data, inoltre, la possibilità al Governo di avviare il procedimento d’ufficio per l’esercizio dei poteri speciali anche in caso di operazioni non notificate.

6. Misure a garanzia della continuità aziendale

La disciplina del fallimento viene derogata con una serie di disposizioni applicabili nel periodo di emergenza. Nello specifico:

  • Si sottraggono le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure d’insolvenza fino a quando durerà l’emergenza
  • Viene sterilizzato il periodo dell’emergenza con riferimento al calcolo delle azioni a tutela dei creditori (dunque, solo quando il periodo di emergenza sarà trascorso i creditori avranno la possibilità di proporre azioni revocatorie)

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