Legge di Bilancio 2022: cosa cambia per credito d’imposta beni strumentali 4.0, credito d’imposta Ricerca e Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Transizione ecologica e innovazione digitale 4.0, Design e ideazione estetica.

La Legge di Bilancio 2022 ha previsto nuovi termini temporali per i Crediti d’Imposta del Piano Transizione 4.0.
La proroga dell’agevolazione, introdotta per assicurare maggiore stabilità alle misure, garantisce alle imprese progettualità di medio lungo periodo nella gestione degli investimenti 4.0.
Cosa cambia per i Crediti d’Imposta Beni strumentali 4.0 con la Legge di Bilancio 2022

Nell’ambito del Piano Transizione 4.0, il Credito d’Imposta Beni Strumentali ha sostituito Iper Ammortamento e Super Ammortamento.
Il Bonus Beni Strumentali 4.0 è un incentivo fiscale che si applica, con aliquote differenti a secondo del tipo di investimento.
- piani di digitalizzazione (prima riconducibili all’iper ammortamento)
- beni strumentali all’esercizio aziendali (prima riconducibili al super ammortamento)
1. Credito d’Imposta per beni strumentali materiali 4.0 (ex Iper Ammortamento)
È un bonus fiscale fruibile sugli investimenti effettuati in beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale.
A decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025, ovvero entro il 30 giugno 2026 qualora l’ordine risulti accettato ed il pagamento degli acconti avvenuto per la quota almeno pari al 20% del costo, il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 è riconosciuto nelle misure del:
- 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 mln di euro
- 10% per la quota superiore a 2,5 mln di euro e fino a 10 mln di euro
- 5% del costo per la quota di investimenti superiori a 10 mln di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 mln di euro.
2. Credito d’Imposta per beni immateriali 4.0 (ex Super Ammortamento)
Il Super Ammortamento in Beni Immateriali (allegato B L. 232 del 16 dicembre 2016) è stato sostituito nel 2020 dal Credito d’Imposta Beni immateriali per investimenti in servizi e software digitali.
Con la Legge di Bilancio 2022, il credito d’imposta riconosciuto per i beni immateriali come software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni viene prorogato di un anno, cioè fino al 31 dicembre 2023, era previsto per tutto il 2022, e rimane inalterata la percentuale prevista di bonus, il 20%. Il limite massimo di costi ammissibili è di 1 mln di euro.
Per quanto riguarda gli anni successivi, la percentuale deducibile di credito diminuisce:
- per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024, ovvero fino al 30 giugno 2025, qualora l’ordine di acquisto sia stato accettato ed il pagamento degli acconti avvenuto fino almeno al 20% del costo, viene riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 15% del costo nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 mln di euro.
- In riferimento agli acquisti effettuati per il 2025 (con possibilità di trascinamento fino al 30 giugno 2026) l’unica differenza riguarda la percentuale di credito d’imposta riconosciuto: 10% del costo sostenuto sempre con il limite massimo di costi ammissibili pari a 1 mln di euro.
La tabella riassume tetti e percentuali previsti per il Credito d’Imposta Beni strumentali 4.0 dal 2022 al 2025. Come si evince, il 2022 è l’ultimo anno per usufruire dei crediti d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali tradizionali (non 4.0).

Cosa cambia per Credito d’imposta Ricerca e sviluppo, attività di innovazione tecnologica, design e ideazione estetica dal 2022

1. Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo
È un bonus fiscale riconosciuto per gli investimenti in ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico.
- Il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo è confermato fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023 in misura del 20%. Si alza il limite massimo annuale a 5 mln di euro.
Viene inoltre prorogato per altri 9 anni, fino al 31 dicembre 2031 ma in misura dimezzata, pari al 10% della base di calcolo, nel limite massimo annuale di 5 mln di euro.
2. Credito d’Imposta Innovazione Tecnologica
È un bonus fiscale che si applica agli investimenti per la transizione ecologica e l’innovazione digitale 4.0 specificatamente limitato a:
- Attività di innovazione tecnologica
- Attività per la transizione green e digitale
- Per le attività di innovazione tecnologica il credito è riconosciuto fino al 31 dicembre 2023 nella misura del 10% e fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2025 nella misura del 5% e nel limite massimo annuale di 2 mln di euro.
- Per le attività di innovazione tecnologica di prodotto e processo finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 il credito è riconosciuto fino al 31 dicembre 2023 in misura pari al 10% della base di calcolo, nel limite massimo annuale di 4 mln di euro. Mentre si dimezza al 5% per il 2024 e il 2025 , sempre nel limite massimo annuale di 4 mln di euro.
3. Credito d’Imposta Design e Ideazione estetica
È un Bonus Fiscale per attività innovative inerenti al design e all’ideazione estetica per la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari.
- Per le attività di design e ideazione estetica il credito è prorogato al 31 dicembre 2023 nella misura del 10%, mentre per gli anni 2024 e 2025 scende al 5%, sempre nel limite massimo annuale di 2 mln di euro.
Nella tabelle sono riassunti le percentuali del credito d’imposta e i tetti previsti per i Crediti d’Imposta Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, Design, per il periodo d’imposta in corso e i successivi fino al 2025.
