Guida al Credito d’imposta Beni strumentali 2021 (ex Iper-ammortamento e Super-ammortamento)
Come funziona il Credito d’Imposta Beni Strumentali nel 2021. Chi può richiederlo? Quali beni sono agevolabili con il bonus fiscale? La guida alla normativa in corso.

Che cos’è?
Nell’ambito del Piano Transizione 4.0, il Credito d’Imposta Beni Strumentali ha sostituito Iper Ammortamento e Super Ammortamento.
Il Bonus Beni Strumentali è un incentivo fiscale che si applica, con aliquote differenti a secondo del tipo di investimento, all’acquisto di tue tipologie di beni effettuati dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020:
- beni strumentali all’esercizio aziendali (prima riconducibili al super ammortamento)
- piani di digitalizzazione (prima riconducibili all’iper ammortamento)
Sono ammessi anche gli investimenti effettuati entro il 30 giugno 2021, ma solo a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
L’orizzonte temporale per la consegna si estende fino ad un massimo di 18 mesi. (La precedente disciplina prevedeva un massimo di 24 mesi).
Il Credito d’Imposta per i Beni Strumentali supporta e incentiva le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
La Finanziaria 2021 ha prorogato il Credito d’Imposta per i Beni Strumentali anche per il 2021 e per il 2022, con un rafforzamento dell’efficacia grazie alla maggiorazione di tetti e aliquote.
Nella Legge di Bilancio 2022 il Credito è stato prorogato fino al 2025 e riformato. Per saperne di più >>>
Chi sono i beneficiari del credito d’imposta beni strumentali?
La platea dei beneficiari del Credito d’Imposta Beni Strumentali è la più ampia e si estende a startup e professionisti anche in regime forfetario.
In sintesi, possono ususfruirne tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Accedono al credito anche le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, cioè le imprese che hanno una sede fissa di affari per mezzo della quale esercitano in tutto o in parte la loro attività in Italia.
Sono invece escluse dall’agevolazione:
- le imprese in stato di crisi, come ad esempio le imprese in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa.
- i destinatari di sanzioni interdittive che derivano dalla violazione delle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone.
1. Credito d’Imposta per beni materiali (ex Iper Ammortamento)
Per gli investimenti in beni materiali (precedentemente agevolati con l’iper ammortamento – allegato A L. 232 del 16 dicembre 2016) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto:
- per il 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- nella misura del 20% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro, fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.
Sono agevolabili anche gli investimenti effettuati tramite contratti di locazione finanziaria. In questo caso si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.
Questa tipologia di bonus fiscale è fruibile solamente dalle imprese.
Inoltre, per gli investimenti da 300.000 € in su è obbligatoria la perizia o l’attestazione di conformità da parte di un perito, un ingegnere o una società accreditata.
2. Credito d’Imposta per beni immateriali (ex Super Ammortamento Beni Immateriali)
Il Super Ammortamento in Beni Immateriali (allegato B L. 232 del 16 dicembre 2016) è stato sostituito nel 2020 dal Credito d’Imposta Beni immateriali per investimenti in servizi e software digitali.
L’agevolazione consiste in un Credito d’Imposta
- del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili di 700.000 euro.
Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni attraverso soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.
3. Credito d’Imposta per beni materiali nuovi (ex Super Ammortamento Beni Materiali)
Per gli investimenti in Beni Strumentali Nuovi, beni diversi da quelli ricompresi nei predetti allegati, il credito d’imposta è riconosciuto:
- nella misura del 6% del costo e nel limite massimo di 2 milioni di euro.
In questo caso l’incentivo è fruibile sia dalle imprese sia dai professionisti.
Il credito d’imposta beni strumentali è utilizzabile solo in compensazione, tramite cinque quote annuali, diminuite a tre per gli investimenti in software 4.0.
È inoltre cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi a condizione che il cumulo delle due agevolazioni non superi il costo sostenuto.
Le novità introdotte per il 2021
La nuova normativa si applica per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, oppure entro il 30 giugno 2023, a condizione che al 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.
Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali e immateriali)
Solo per gli investimenti effettuati nel 2021:
- Il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali (ex super-ammortamento) è del 10%
- Per l’implementazione del lavoro agile il credito d’imposta è del 15%
- Il credito per investimenti in beni immateriali non 4.0 è del 10%. (Per investimenti effettuati nel 2022 scenderà al 6%)
Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni materiali 4.0)
- Per spese inferiori a 2,5 milioni di Euro: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022
- Per spese superiori a 2,5 milioni di Euro e fino a 10 mln: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022
- Per spese superiori a 10 milioni di Euro e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022
Maggiorazione dei tetti e delle aliquote (Beni immateriali 4.0)
- Per questa tipologia di beni il Crediro d’Imposta viene incrementato dal 15% al 20%
- e il Massimale passa da 700 mila Euro a 1 milione di Euro
Anticipazione e riduzione della compensazione con maggiore vantaggio fiscale nell’anno
- Per gli investimenti in beni strumentali “ex super” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno
- È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali
- Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni invece dei 5 anni previsti precedentemente
Documentazione necessaria
Come già accennato, in alcuni casi le imprese devono presentare una perizia tecnica redatta da un ingegnere o da un perito, o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.
Gli investimenti per i quali è previsto questo obbligo sono quelli superiori a 300.000 € per i beni materiali ed immateriali previsti dagli allegati A e B della L. 232 del 16 dicembre 2016.
Se i beni hanno un costo inferiore a 300.000 €, è sufficiente invece l’attestazione con una dichiarazione sostituiva di atto notorio del legale rappresentante.
Inoltre, i beneficiari sono obbligati a conservare le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati, con l’espresso riferimento alle disposizioni di cui la Legge di Bilancio 2020.
La legge di bilancio 2022
La Legge di Bilancio 2022 ha previsto la proroga dei Crediti d’Imposta Beni Strumentali 4.0 fino al 2025.
Leggi l’articolo per le novità introdotte dalla Finanziaria 2022 >>>
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