Cultura Crea: finanziamenti per startup, imprese e terzo settore

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Industria culturale e turismo: la guida aggiornata per partecipare al bando Cultura Crea 2.0 e Cultura Crea Plus

Bando Cultura Crea 2.0

Cultura Crea è il Bando rivolto al settore culturale, creativo e turistico per rafforzare la competitività delle imprese delle Regioni del Sud:

  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Puglia
  • Sicilia

Il vecchio sportello Cultura Crea si è sdoppiato in:

  • Cultura Crea 2.0, un mix di finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto. Le risorse finanziarie attualmente disponibili ammontano a circa 54 milioni di euro.
  • Cultura Crea Plus, una misura emergenziale, un contributo a fondo perduto per chi è stato danneggiato dall’emergenza coronavirus. Il Ministero della Cultura ha stabilito la riapertura dello sportello dal 7 novembre 2022.

Come funziona Cultura Crea 2.0?

Prevede 3 le linee di intervento dedicate a startup, imprese condolidate e imprese sociali:

  1. Creazione di nuove imprese nell’industria culturale (Titolo II)
  2. Sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera (Titolo III)
  3. Sostegno ai soggetti del terzo settore che operano nell’industria culturale (Titolo IV)
cultura crea invitalia infografica

1/ Creazione di nuove imprese nell’industria culturale

Chi può richiedere l’agevolazione?

I soggetti beneficiari relativamente al Titolo II sono:

  • le imprese costituite da non oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda, in forma societaria di capitali o di persone, comprese le società cooperative.
  • le persone fisiche che intendono costituire un’impresa entro il termine di 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.

Le startup sostenute dalla misura devono operare nelle Regioni Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia nell’ambito delle attività economiche elencate all’allegato 1 della direttiva operativa del Ministero.

Cosa finanzia?

Il Titolo II di Cultura Crea 2.0 finanzia i programmi di investimento con importo non superiore a 400.000 euro che prevedano l’introduzione di innovazioni di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato, in una delle seguenti aree:

  • Economia della conoscenza
  • Economia della conservazione
  • Economia della fruizione
  • Economia della gestione

Quale agevolazione è prevista?

Un finanziamento agevolato, a tasso d’interesse pari a zero, fino al 40% della spesa ammessa ed un contributo a fondo perduto fino al 40% della spesa ammissibile.

2/ Sviluppo delle imprese dell’industria culturale, turistica e manifatturiera

Chi può richiedere l’agevolazione?

Il Titolo III di Cultura Crea 2.0 sostiene le startup costituite da non meno di 36 mesi alla data di presentazione della domanda in forma societaria di capitali o di persone, comprese le società cooperative nei Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale allegato al DM dell’11 maggio 2016 (la Sicilia è esclusa).

Cosa finanzia?

I progetti di investimento di importo non superiore a € 500.000 nelle aree:

  • fruizione turistica e culturale degli ambiti territoriali di riferimento degli attrattori
  • promozione e comunicazione per la valorizzazione delle risorse culturali
  • recupero e valorizzazione di produzioni locali di beni e servizi

L’agevolazione prevista può coprire fino all’80% della spesa complessivamente ammissibile tramite un mix di finaziamento agevolato e contrbuto a fondo perduto, incrementata al 90% in caso di impresa femminile o impresa giovanile o in possesso del rating di legalità.

  • Il finanziamento agevolato, a tasso d’interesse pari a zero, ammonta al massimo al 60% della spesa ammessa, elevabile al 65% per le imprese femminili/giovanili/con rating di legalità
  • il contributo a fondo perduto può coprire al massimo il 20% della spesa ammessa elevabile al 25%

3/ Sostegno ai soggetti del terzo settore che operano nell’industria culturale

Chi può richiedere l’agevolazione?

Relativamente al Titolo IV possono presentare domanda di ammissione i soggetti del terzo settore, imprese in forma societaria e ONLUS nei Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia inseriti nell’elenco delle aree di attrazione culturale consultabile nell’allegato al DM dell’11 maggio 2016.

Cosa finanzia?

I progetti di investimento con importo fino a 400.000 euro nelle aree:

  • gestione e fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio
  • animazione e partecipazione culturale.

Quale agevolazione è prevista?

Un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ammessa, aumentata al 90% per le imprese femminili, le imprese giovanili e quelle in possesso del rating di legalità.

Quali sono le spese ammissibili dal bando Cultura Crea 2.0?

Per tutte le linee di intervento i costi ammessi sono quelli relativi agli investimenti per:

  • acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili
  • acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze e marchi
  • opere murarie, nel limite del 20%

Le spese di capitale circolante sono ammissibili nel limite del 50% per:

  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
  • utenze
  • canoni di locazione
  • prestazioni di servizi
  • perizia tecnica e polizza assicurativa e fideiussione bancaria/assicurativa
  • spese notarili
  • apertura del conto corrente dedicato e/o vincolato al programma d’investimento
  • costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato

Servizio di Tutoring

Alle imprese beneficiarie possono essere concessi anche servizi di tutoraggio tecnico –gestionale. Il valore complessivo dei servizi erogati è pari al massimo a 10.000 euro, concessi in forma di fondo perduto.

Quando presentare la domanda?

La presentazione della domanda per l’agevolazione Cultura Crea 2.0 può essere effettuata unicamente tramite la piattaforma informatica del soggetto gestore Invitalia. La valutazione avviene in base all’ordine cronologico di arrivo e termina entro 60 giorni.

Come funziona cultura Crea Plus?

Per rispondere alla crisi innescata dalla pandemia nel settore turismo e cultura, Cultura Crea PLus prevede fino a 25 mila euro a fondo perduto per le imprese, anche no profit, che hanno subito una perdita di fatturato nel corso del 2020 a causa dell’emergenza Covid – 19 anche senza presentare un piano di investimenti.

Chi può richiedere l’agevolazione?

  • PMI, in forma di società di persone o di capitali, anche in forma cooperativa ad esclusione dei consorzi e delle ditte individuali
  • I soggetti iscritti al Registro unico nazionale del Terzo settore

Tutti i soggetti ammessi devono risultare costituiti al 1° gennaio 2020 e svolgere al 31 dicembre 2020 regolare attività economica secondo i codici ATECO ammessi.

Spese Ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese di capitale circolante, al netto dell’IVA, sostenute successivamente al 23 luglio 2020, relative alle seguenti voci di investimento:

  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
  • utenze
  • canoni di locazione
  • prestazioni di servizi e prestazioni professionali
  • costo del lavoro dipendente, con esclusione dei contratti di tirocinio e stage

Agevolazione prevista

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nella misura del 100% delle spese ammissibili e per un valore massimo di 25.000 euro.

Come e quando presentare domanda?

La presentazione della domanda può essere effettuata unicamente tramite la piattaforma informatica del soggetto gestore Invitalia. Lo sportello sarà aperto a partire dalle dalle ore 10.00 del 7 Novembre 2022 fino ad esaurimento delle risorse.

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