Legge di Bilancio 2022: incentivi e agevolazioni, le novità per imprese e innovazione

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Guida alla Manovra 2022. Le principali misure di sostegno per le imprese che investono in ricerca & sviluppo, innovazione, internazionalizzazione

Legge di Bilancio 2022 le misure per imprese e innovazione

La Legge di Bilancio 2022, approvata prima della fine dell’anno, è stata pubblicata in gazzetta ufficiale (LEGGE 30 dicembre 2021, n. 234). Facciamo dunque il punto sulla Manovra 2022 e sulle principali novità introdotte a favore di innovazione e ricerca, imprese e startup innovative.

Dossier Legge di Bilancio 2022 Imprese

Piano Transizione 4.0

La Manovra 2022 conferma le principali misure previste dal Piano Transizione 4.0 con alcune novità, soprattutto a partire dal 2023.

Credito d’Imposta beni strumentali 4.0

Il bonus, già prorogato con precedente decreto per il 2022 e potenziato per quanto riguarda le percentuali di credito, con la legge di bilancio, guadagna una prospettiva fino al 2025. Tuttavia, si prevede un ridimensionamento del bonus a partire dal 2023.

Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, Design

Confermato anche il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2023. La misura rimarrà in vigore per altri 9 anni, fino al 31 dicembre 2031, ma subirà il dimezzamento della percentuale di bonus.

Confermati fino al 2025 anche i bonus per investimenti in attività di innovazione tecnologica, innovazione tecnologica di prodotto e processo finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione, in design e ideazione estetica. Dal 2024 il credito è però dimezzato.

Non è stato invece prorogato il credito d’imposta formazione 4.0.

Tutti i dettagli, tetti massimi e percentuali di credito fruibili nell’approfondimento >>

Credito d’Imposta Mezzogiorno

La Legge di Bilancio 2022 estende alla regione Molise il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno per l’acquisizione dei beni strumentali nuovi, applicabile fino al 31 dicembre 2022, al fine di adeguare l’individuazione dei territori destinatari della misura agevolativa alla nuova Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Rifinanziamento Nuova Sabatini e Contratti di Sviluppo

Per assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, viene rifinanziata la cd. Nuova Sabatini. L’autorizzazione di spesa è integrata di 240 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni di euro per l’anno 2027.

Si è inoltre disposto il ripristino dell’erogazione del contributo in più quote per le domande presentate dalle imprese alle banche dal 1° gennaio 2022. Resta la possibilità di procedere all’erogazione in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, in caso di finanziamenti di importo non superiore a 200.000 euro.

Per quanto concerne i contratti di sviluppo nel settore industriale, la Manovra 2022 dispone un rifinanziamento di 400 milioni di euro nel 2022, 250 milioni nel 2023 e 100 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2036.

Patent box

I costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, che siano dagli stessi soggetti utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento della propria attività d’impresa, sono maggiorati del 110%. Le modalità di esercizio saranno definite con provvedimento dell’Agenzia delle entrate.

L’incentivo passa quindi dal 90% al 110%, escludendo dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa e limitandolo quindi ai brevetti o ai beni comunque giuridicamente tutelati. Allo stesso tempo, elimina il divieto di cumulo tra il Patent box e il credito di imposta per ricerca e sviluppo.

Sostegno della liquidità delle imprese

La crisi pandemica, tutt’altro che archiviata, ha richiesto misure straordinarie di soccorso alla liquidità delle imprese. La Commissione Europea ha prorogato fino a giugno 2022 “The State Aid Temporary Framework”, il Quadro Temporaneo di Aiuti di Stato, adottato il 19 Marzo 2020 per sostenere l’economia nel contesto della pandemia di Coronavirus. Di pari passo quindi vengono prorogate le misure correlate di sostegno alle imprese italiane.

Proroga del Fondo di garanzia PMI “straordinario” con alcuni ridimensionamenti

Con la Legge di Bilancio 2022, la disciplina straordinaria, che opera dall’inizio della pandemia e che ha permesso l’intervento in garanzia del Fondo a sostegno delle PMI colpite dalla crisi, è prorogata al 30 giugno 2022 (dal 31 dicembre 2021).

Tuttavia, sono previsti alcuni ridimensionamenti.  

Alle richieste di ammissione alla garanzia del Fondo presentate dal 1° luglio 2022 non si applicherà più la disciplina straordinaria del Fondo (adottata in applicazione dei parametri consentiti dal Temporary Framework per sostenere la liquidità delle imprese colpite dagli effetti della pandemia).

Torna la valutazione

  • A decorrere dal 1° luglio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, l’importo massimo garantito per singola impresa dal Fondo è pari a 5 milioni di euro e la garanzia è concessa mediante applicazione del modello di valutazione previsto prima della deroga introdotta a causa dell’emergenza pandemica. Non si applica più quindi la disciplina straordinaria.
  • Le operazioni finanziarie concesse, per esigenze diverse dal sostegno alla realizzazione di investimenti, sono garantite dal Fondo nella misura massima del 60% dell’importo.

Regime di gratuità solo fino al 1° aprile 2022

  • Sempre nell’ottica di un ritorno all’ordinaria operatività, a partire dal 1° aprile 2022, le garanzie straordinaria del Fondo non sono più concesse a titolo gratuito, ma previo pagamento di una commissione da versare al Fondo stesso.
  • La disciplina derogatoria, che consente alle imprese di accedere gratuitamente a finanziamenti fino a 30.000 euro con copertura al 90%, è prorogata attraverso un abbassamento della copertura della garanzia all’80% a partire dal 1° gennaio 2022.
  • Ad eccezione di alcuni beneficiari finali, per i quali il pagamento della commissione è escluso, la misura della commissione una tantum è variabile in funzione della tipologia di operazione finanziaria garantita, della dimensione e della localizzazione del soggetto beneficiario finale ed è calcolata in percentuale sull’importo oggetto della garanzia diretta ovvero della riassicurazione ovvero della controgaranzia.

Impegni assumibili e dotazione

  • La legge di bilancio fissa per il 2022 il limite cumulato massimo di assunzione degli impegni che il Fondo di garanzia PMI può assumere a 210 miliardi di euro, di cui 160 miliardi riferibili allo stock di garanzie in essere al 31 dicembre 2021 e 50 miliardi riferito al limite massimo degli impegni assumibili per le garanzie da concedere nel corso dell’esercizio finanziario 2022.
  • La dotazione del Fondo di garanzia PMI è incrementata di 520 milioni di euro per il 2024, 1,7 miliardi di euro per il 2025, 650 milioni di euro per il 2026 e 130 milioni di euro per il 2027.

Garanzia SACE

La Finanziaria 2022 proroga al 30 giugno 2022 il termine per la concessione di garanzie da parte di SACE per assicurare liquidità alle imprese colpite dalla pandemia, nonché di controgaranzie dello Stato su garanzie assunte dalla CDDPP. Medesima proroga per le garanzie concesse da SACE in favore delle mid-cap, le imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499, determinato sulla base delle unità di lavoro-anno e non riconducibili alle categorie delle microimprese, piccole e medie imprese.

Fondo Green New Deal

Vengono rideterminate le risorse disponibili sul Fondo per il Green New Deal destinate alla copertura delle garanzie sui finanziamenti a favore di progetti economicamente sostenibili nella misura di 565 milioni di euro, per un impegno massimo assumibile dalla SACE S.p.A. pari a 3.000 milioni di euro

Altre misure per favorire investimenti in Innovazione, Ricerca e Sviluppo

Nuovo Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico

Istituito presso il MiSe, il Fondo opera per il potenziamento della ricerca, lo sviluppo e la riconversione industriale del settore biomedicale per la produzione di nuovi farmaci e vaccini, di prodotti per la diagnostica e di dispositivi medicali, anche attraverso la realizzazione di poli di alta specializzazione.
Per la realizzazione degli interventi, il Ministero dello sviluppo economico si avvale della Fondazione Enea Tech e Biomedical. Le risorse saranno definite con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, nell’ambito del Fondo per il trasferimento tecnologico.

Fondo per la transizione industriale

Per favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici, è istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico il Fondo per il sostegno alla transizione industriale con una dotazione di 150 milioni di euro a decorrere dall’anno
2022. Il fondo erogherà agevolazioni alle imprese
finalizzate alla realizzazione di investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, nonché per la cattura, il sequestro e il riutilizzo della CO2.

Fondo per le scienze applicate

Un apposito fondo, denominato Fondo italiano per le scienze applicate, opererà per promuovere la competitività del sistema produttivo nazionale, attraverso la valorizzazione della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale. Il fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca, ha una dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2022, di 150 milioni di euro per l’anno 2023, di 200 milioni di euro per l’anno 2024 e di 250 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025.
Con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, verranno stabiliti i criteri e le modalità per l’assegnazione delle risorse del fondo.

Incremento del Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione

La Legge di Bilancio 2022 contiene una disposizione che incrementa di 5 milioni di euro per l’anno 2022, 10 milioni per l’anno 2023 e 20 milioni per l’anno 2024 la dotazione del fondo per l’innovazione tecnologica e digitale, di cui all’articolo 239, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

Fondo nazionale per l’efficienza energetica: contributi a fondo perduto

Non più solo finanziamenti agevolati per il fondo nazionale per l’efficienza energetica. Viene prevista infatti ancheuna riserva delle risorse per l’erogazione di contributi a fondo perduto, nel limite complessivo di 8 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2022.

Sostegno all’Internazionalizzazione delle imprese

Rifinanziato il Fondo rotativo gestito da SIMEST

La dotazione del fondo rotativo 394/81 è incrementata di 1,5 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. Anche per la concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al cinquanta per cento dei finanziamenti, è prevista un incremento della dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

Fondo Venture Capital esteso l’intervento alle PMI innovative

Viene modificata la disciplina del Fondo venture capital, estendendo l’area di intervento del fondo. In particolare, si uniscono alle startup innovative tra i beneficiari del fondo anche le PMI innovative, nonché le quote o azioni di uno o più fondi per il venture capital o ancora di fondi che investono in fondi per il venture capital. L’obiettivo è favorire il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane oggetto di investimento e anche senza il coinvestimento di Simest S.p.A. o Finest S.p.A

Rifinanziato il Fondo   per   la   promozione   degli   scambi   e l’internazionalizzazione delle imprese

Il fondo gestito dal Ministero degli Affari Esteri è incrementato di 1 milione di euro per l’anno 2024, 63.722.329 euro per l’anno 2025, 69.322.329 euro per l’anno 2026, 73.722.329 euro per l’anno 2027, 76.322.329 euro per l’anno 2028 e 81.322.329 euro a decorrere dall’anno 2029.

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