Incentivi Industria 4.0: le novità introdotte dalla legge di bilancio 2020

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Piano Nazionale Impresa 4.0: cosa cambia nel 2020 per gli investimenti in ricerca & sviluppo e innovazione.

incentivi industria 4.0 legge di bilancio 2020Con la Legge di Bilancio 2020, il Piano nazionale Industria 4.0 ha subito profonde modifiche.

Che cos’è

Il Piano nazionale Impresa 4.0 è l’evoluzione del piano Industria 4.0 del 2017. Si tratta di una serie di misure per sostenere le imprese nella transizione alla quarta rivoluzione industriale caratterizzata dalla trasformazione digitale.

Riassumiamo quali sono le principali novità introdotte dalla Manovra 2020 per quanto riguarda gli Incentivi per investimenti in Industria 4.0.

1/ Nuova Sabatini rifinanziata per il 2020

Viene confermata e rifinanziata la Nuova Sabatini riconoscendo alle imprese il bonus beni strumentali per gli investimenti relativi a impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, altri beni a uso produttivo, nonché hardware, software e tecnologie digitali.

Dotazione Finanziaria

La manovra 2020 stanzia 540 milioni di euro di cui:

  • 105 milioni di euro per l’anno 2020
  • 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024
  • 47 milioni di euro per l’anno 2025.

Rafforzamento della Nuova Sabatini per investimenti 4.0 nel Mezzogiorno

Per rafforzare il sostegno agli investimenti innovativi realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno, la maggiorazione del contributo statale prevista per gli investimenti in innovazione è elevata dal 30 al 100 per cento per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nel limite complessivo di 60 milioni di euro di cui 15 milioni di euro destinati ai macchinari impiegati in processi produttivi a basso impatto ambientale.

Una quota del 25% delle risorse è infatti destinata agli investimenti green delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’eco-sostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.

2/ Iperammortamento e Superammortamento sostituiti nel 2020 da Credito d’Imposta Beni Strumentali

Addio nel 2020 a Iperammortamento e il Superammortamento che vengono però sostituiti dal credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali.

Quando si applica

L’orizzonte temporale è stato ridotto da 24 a 18 mesi. L’incentivo si riferisce quindi agli acquisti effettuati dal 1° gennaio 2020 fino al 30 giugno 2021 (con accettazione dell’ordine entro il 31 dicembre 2020 e pagamento di almeno il 20%).

In cosa consiste

Il nuovo credito di imposta in beni strumentali prevede una percentuale agevolativa diversa in base alla tipologia di investimenti.

  • L’iperammortamento viene sostituito da un credito d’imposta per l’acquisto di macchinari innovativi relativi a Industria 4.0 (beni ricompresi nell’allegato A – L. n. 232/2016 a cui precedentemente si applicava l’iperammortamento) con due scaglioni di agevolazione:
    • 40% (per investimenti fino a 2,5 milioni)
    • 20% (per investimenti tra 2,5 e 10 milioni) del costo;
  • Per gli investimenti in servizi e software digitali (beni immateriali ricompresi nell’allegato B – L. n. 232/2016) si applica il Credito d’Imposta al 15% del costo, con un limite massimo pari a 700.000 €. Questo incentivo è fruibile indipendentemente dall’acquisizione di un bene materiale, a differenza di quanto accade oggi;
  • Il Super Ammortamento viene sostituito da un Credito d’Imposta su investimenti in beni strumentali diversi dai precedenti nella misura del 6%, fino ad un massimo di 2 milioni €.

Si ricorda che per i beni acquistati nel 2020, ma ordinati nel 2019 con il pagamento dell’acconto del 20%, non si applicherà la nuova normativa.

3/ Il Credito di Imposta Ricerca e Sviluppo 2020

Il credito di imposta R&S viene ridimensionato dal processo di riforma degli incentivi, già a partire dal 1° gennaio 2020.

Come cambia

Il nuovo Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo 2020 si applica in misura pari al 12% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili, nel limite massimo di 3 milioni.

Sparisce quindi il calcolo incrementale rispetto alla media del periodo 2012-2014, ma eventuali altri contributi pubblici ottenuti per le attività di R&S andranno ad abbattere la base di calcolo. La nuova impostazione mette un freno ai costi per strumenti e attrezzature, per consulenze e per materiali, che dovranno fare i conti con un tetto percentuale parametrato sulle altre spese. La riduzione della percentuale sarà accompagnata anche dalla suddivisione dell’incentivo in tre quote annuali di pari importo utilizzabili a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

4/ Nuovo Credito di Imposta Innovazione Tecnologica

Tra le novità della Manovra 2020, il credito d’imposta per investimenti in attività di innovazione tecnologica ovvero quelle attività finalizzate alla realizzazione di prodotti, ai processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Per prodotto o processo di produzione nuovo o sostanzialmente migliorato si intende un bene materiale/immateriale, un servizio/processo che si differenzia rispetto a quelli già realizzati/applicati dall’impresa sul piano delle caratteristiche o prestazioni tecnologiche, dell’eco-compatibilità, dell’ergonomia o per altri elementi sostanziali rilevanti nei diversi settori produttivi.

In cosa consiste

Per tali attività di innovazione tecnologica volte al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevute sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

5/ Nuovo Credito d’Imposta Design e Campionario

Sono considerate attività innovative ai fini del credito d’imposta anche le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

In cosa consiste

Il credito d’imposta sarà riconosciuto nella misura pari al 6% della relativa base di calcolo e nel limite massimo di 1,5 milioni di euro. Il credito spettante sarà utilizzabile in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

Per approfondire >>> 

Credito d’Imposta 2020: Ricerca & Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Attività Innovative

6/ Riconfermato il Credito di Imposta Formazione 4.0

Grazie allo stanziamento di 150 milioni di euro, il credito d’imposta sarà utilizzabile anche sulle attività di formazione 4.0 del 2020 ovvero per le spese sostenute per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale previste dal Piano nazionale Impresa 4.0.

In cosa consiste

  • Per le piccole imprese sarà riconosciuto in misura pari al 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300.000 €;
  • per le medie imprese sarà riconosciuto in misura pari al 40% e nel limite massimo annuale di 250.000 €;
  • per le grandi imprese, invece, sarà riconosciuto in misura pari al 30% e nel limite massimo annuale di 250.000 €.

La misura è aumentata per tutte le categorie d’impresa per le attività destinate a lavoratori svantaggiati e ultra-svantaggiati, al 60% delle spese ammissibili. (Fatti salvi i limiti massimi stabiliti)


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