L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) pubblica il libro bianco sull’intelligenza artificiale
Una guida per l’adozione sostenibile e responsabile dell’IA nella Pubblica Amministrazione
Il 21 marzo 2018 è stato presentato, a Roma, il primo Libro Bianco sul “L’intelligenza artificiale a servizio del cittadino”, che illustra le linee guida e le raccomandazioni per l’utilizzo sostenibile e responsabile dell’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione. Per sostenere lo sviluppo di progetti pilota di IA sono stati destinati 5 milioni di Euro.
Attualmente, in Italia solamente il 29% dei lavoratori ha competenze digitali e nella Pubblica amministrazione gli strumenti disponibili vengono utilizzati solo dal 13% dei cittadini rispetto ad una media europea del 30%. Vi sono già applicazioni dell’IA nella Pubblica amministrazione, specialmente nel sistema sanitario, scolastico, giudiziario e nel pubblico impiego. Tuttavia, si intende raggiungere un utilizzo dell’Intelligenza Artificiale più elevato e specifico per prevenire tumori e malattie; rendere più efficiente l’utilizzo di energia pulita; trasformare l’istruzione globale; influenzare la crescita economica; ridurre la disparità sia di reddito sia di genere.
Il libro bianco intende quindi sottolineare come tramite le tecnologie IA si possa garantire un miglioramento della qualità della vita, una maggiore accessibilità ai servizi pubblici e un abbattimento dei costi. Per raggiungere questo obiettivo, bisogna adattare l’IA all’uomo e non viceversa; la sfida perciò è quella di sviluppare tecnologie IA che riescano a relazionarsi efficacemente con i cittadini e con lo Stato.
Esistono dei rischi di natura digitale, fisica o politica associati ai sistemi IA, come hacking massivo anche tramite la creazione di email false, siti web e link per sottrarre informazioni, terrorismo automatizzato, attacchi remoti, ed infine propaganda politica (attraverso immagini, video falsi e rimozione automatica del dissenso).
Per facilitare l’adozione delle tecnologie IA da parte dello Stato e per migliorare i servizi ai cittadini e alle imprese sono state individuate nove sfide:
- Etica: è rappresentata dal bisogno di trovare un equilibrio nell’uso dell’IA, integrando l’innovazione e tenendo conto degli effetti possibili sulla società;
- Tecnologia: si mira a sviluppare tecnologie in grado di cooperare nel modo più efficace con gli esseri umani perché l’IA non è in grado di riprodurre il funzionamento complessivo della mente umana;
- Competenze: è necessario aumentare le competenze per l’interazione tra essere umani e IA. Questo sarà possibile grazie ad un coinvolgimento del sistema scolastico e universitario per sviluppare le capacità di problem solving, di analisi e sintesi delle informazioni così come la creatività o l’interazione empatica. Inoltre, l’integrazione dell’IA nei programmi di apprendimento può contribuire ad aumentare le capacità umane;
- Ruolo dei dati: questa sfida riguarda la creazione di condizioni, anche organizzative, che consentano all’IA di utilizzare basi di dati costituite in maniera corretta, dove siano garantite consistenza, qualità e intelligibilità. Le tecnologie di IA consentono trasformare i dati della Pubblica Amministrazione in conoscenza diffusa e condivisa, per renderli trasparenti e utili al miglioramento del rapporto tra Stato e cittadino;
- Contesto legale: l’utilizzo dei dati sensibili può risultare come un’invasione della privacy del cittadino; per questo si intende evitare che l’utilizzo di questi dati da parte della Pubblica amministrazione generi una minaccia dei diritti dell’essere umano. L’obiettivo, quindi, è quello di trovare un bilanciamento tra l’uso efficace dell’IA a servizio dei cittadini e il rispetto del loro diritto alla riservatezza;
- Accompagnare la trasformazione: l’Intelligenza Artificiale può ottimizzare le risorse interne della Pubblica amministrazione per incrementare l’utilizzo dei servizi online per portare a termini compiti complessi; smistare le richieste dei cittadini; gestire efficacemente grandi quantità di dati; combinare informazioni provenienti da dataset diversi ed automatizzare processi ripetitivi. L’integrazione dell’IA può contribuire, inoltre, ad aumentare le capacità dei dipendenti pubblici come strumento a sostegno del decision making, così da rendere i servizi più efficienti;
- Prevenire le diseguaglianze: si vuole ridurre i divari socio/economico/culturali esistenti in ambiti come istruzione e formazione; conoscenza e garanzia dei diritti individuali; sanità e disabilità. Nel settore scolastico l’IA potrebbe ridurre il gap linguistico e superare i limiti posti dall’esigenza di possedere conoscenze specialistiche per svolgere determinate attività. Per quanto riguarda il settore della disabilità, le tecnologie IA possono essere in grado di migliorare la qualità della vita degli individui. Per la prevenzione delle diseguaglianze, la Pubblica amministrazione ha il compito di intervenire indirizzando lo sviluppo di tecnologie IA così da promuovere una più diffusa equità e ridurre dei divari esistenti;
- Misurare l’impatto: le nuove tecnologie IA introducono le modalità di misurazione della customer satisfaction in termini di efficienza e efficacia. Inoltre, l’IA potrebbe fornire un’analisi più rapida e accurata dei bisogni, raccogliendo le informazioni in tempo reale, per definire quanto tecnologie riescono ad influenzare concretamente la nostra vita;
- L’essere umano: l’Intelligenza Artificiale è un’innovazione tecnologica e sociale che genera maggiore partecipazione, solidarietà ma anche in grado di creare nuovi mercati in termini economici. La società contemporanea, caratterizzata da una forte digitalizzazione, ha il compito di definire i presupposti per sviluppare una visione del mondo coerente con le novità delle tecnologie, anche tramite il coinvolgimento di discipline come il design, le arti, la psicologia, la sociologia e altri ambiti umanistici affinché ci sia una coesione tra ricerca, industria e società.
Infine, l’AGID propone consigli per un utilizzo efficace e sicuro delle tecnologie dell’IA:
- promuovere una piattaforma nazionale dedicata allo sviluppo di soluzioni IA;
- rendere pubblici i risultati delle elaborazioni di algoritmi di IA;
- abilitare con nuove risorse i sistemi di linguistica per la lingua italiana (lessici digitalizzati o corpora annotati);
- sviluppare sistemi di personalizzazione per l’interazione con i servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche;
- favorire la creazione di un Centro di Competenza Nazionale come punto di riferimento per l’implementazione di IA nella PA;
- agevolare la diffusione di competenze mediante la promozione della certificazione delle figure professionali;
- prevedere un piano per favorire gli investimenti delle PA;
- supportare la collaborazione fra ricerca e innovation hub, per promuovere l’adozione di soluzioni di IA nel settore pubblico;
- istituire un Centro Transdisciplinare sulla IA, in sinergia con il Centro di Competenza;
- definire linee guida e processi riguardo la security nell’utilizzo dell’IA.
Fonte: Libro Bianco Agid