LE ICO E L’ERA DELLE CRIPTOVALUTE, LA NUOVA FRONTIERA DEL FUNDRAISING

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Una formula per finanziare le startup tra opportunità e carenze legislative

Le ICO (Initial Coin Offer) sono un’offerta iniziale di nuova moneta. Con questo nome si identifica quella che, sull’onda del successo delle criptovalute, si sta affermando come una nuova forma di raccolta fondi rapida, remunerativa e poco regolamentata, per le giovani società attive nel mondo del digitale e delle monete virtuali.

Il fulcro su cui ruota l’intero ecosistema è il token, ovvero il “gettone” che rappresenta il valore che un’organizzazione crea per auto-governare il proprio business model e autorizzare i suoi utenti a interagire con i suoi prodotti, facilitando allo stesso tempo la distribuzione e la condivisione dei compensi e dei benefits a tutti i suoi stakeholder. Nel momento in cui una startup decide di avviare una campagna di crowdfunding utilizzando questo sistema, vengono emessi token personalizzati, con controvalore in criptomoneta, che concedono ai detentori uno specifico set di diritti nei confronti della società.

Gli obiettivi di fundraising della startup possono far riferimento a diverse modalità di vendita, che solitamente hanno un cap sull’ammontare dei fondi da raccogliere e un tempo limite sulla vendita dei token. Caratteristica fondamentale è, inoltre, la possibilità di inserire all’interno dei token degli smart contracts, cioè dei contratti impliciti che definiscono condizioni e funzionalità di questi gettoni e permettono il verificarsi automatico di certi presupposti.

Fondamentale per il lancio di una ICO è la presenza di un documento, il “white paper”, che deve contenere i dettagli di come il progetto verrà implementato.

La maggior parte delle imprese coinvolte nella creazione di ICO sviluppano delle applicazioni decentralizzate chiamate Dapp per creare i propri tokens da inserire nel loro network. L’attrattività di questa pratica è sicuramente legata all’immediata e cospicua liquidità che è possibile ottenere, dagli alti ritorni e dalla possibilità di by-passare metodi di fundraising tradizionali altamente regolamentati.

RISULTATI, STATISTICHE E PROSPETTIVE

Da gennaio 2017 a maggio 2018 sono stati raccolti circa 12 miliardi di dollari a fronte della messa in circolazione dei tokens; superando di gran lunga il traguardo del 2016, pari ad “appena” 240 milioni di dollari. Il numero di profitti derivanti dalle operazioni ICO ha raggiunto valori vicino ai 4 miliardi di dollari, superando di quasi il doppio i valori dei venture capital in investimenti in blockchain.

I settori dei servizi finanziari, degli Exchanges, dell’infrastruttura blockchain e del gaming sono stati finora i mercati più interessati nell’avvio di una ICO. Inoltre, sono anche i settori che hanno raccolto più fondi in termine di volume. Il 2018 si è aperto in maniera promettente: i 412 progetti destinatari del funding hanno raccolto ben 3.331.005.381 miliardi di dollari, registrando un incremento del 5% rispetto al valore dell’ultimo trimestre registrato nel 2017. Solo metà dei progetti è stata però in grado di raccogliere più di 100 mila dollari.

Da una ricerca del Boston College, che ha avuto a oggetto le 4.003 ICO lanciate negli ultimi 18 mesi e le transazioni avvenute su 15 principali aggregatori mondiali, è risultato che in fase di emissione i tokens sono fortemente underpriced. Solo il 25% dei tokens emessi arrivano ad essere scambiati sul mercato. Il dato dimostra che il 75% dei progetti sono falliti o ancora non sono pronti per il trading. Del 25% scambiato soltanto il 44,2% sopravvive dopo 120 giorni. Ciononostante, il sentiment rimane positivo: gli investitori sono soddisfatti dai ritorni generati dall’investimento nei tokens che sopravvivono, il che dimostra già una certa maturità e una strategia di investimento in logica di portafogli.

Tuttavia, la regolamentazione di questo settore non raggiunge la velocità con cui la tecnologia si muove e influenza l’economia. La normativa, infatti, è del tutto lacunosa. La maggior parte delle giurisdizioni sono abbastanza vischiose, e tardano nell’adattarsi alle innovazioni in materia di cripto-valute e sono inoltre poco concordi nella modalità di armonizzazione delle normative.

L’Italia non presenta una regolamentazione adeguata. L’applicabilità delle disposizioni di vigilanza previste dal TUF alle ICO, e il conseguente obbligo di presentare un “prospetto”, dovrà essere valutata caso per caso. Qualora la vendita di tokens sia assimilabile ad un’offerta al pubblico di prodotto finanziari (l’art. 1 lettera t) comma primo del TUF), allora per l’emittente verterà l’obbligo di pubblicare un prospetto informativo.

Il futuro è incerto, così come sono incerti gli effetti che questo fenomeno potrà portare. Una ICO viene spesso associata ad un’idea di montatura, truffa e rischio. Ma la tecnologia del blockchain è sicuramente uno strumento che sfruttato porterebbe ad una evoluzione esponenziale e diffusione su larga scala dell’economia immateriale. Fondamentale sarà la normativa che colmerà le lacune in materia e gli strumenti che verranno predisposti per evitare i rischi per gli investitori, soprattutto i più incauti e inesperti.

 

FONTI:

https://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2017-07-20/ico-13-miliardi-$-2017-ecco-come-si-finanziano-startup-criptovalute-114507.shtml?uuid=AEJutH0B

http://www.cryptominando.it/2018/09/16/top-5-ico-2017/

Icorating, ICO Market Research Q1 2018

https://www.forbes.it/sites/it/2018/06/26/quanto-rendono-davvero-ico-investitori/#56d5170524b2

EY Research: Initial coin offering (ICOs), 2017

https://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2017-07-20/ico-13-miliardi-$-2017-ecco-come-si-finanziano-startup-criptovalute-114507.shtml?uuid=AEJutH0B

http://www.cryptominando.it/2018/09/16/top-5-ico-2017/

Icorating, ICO Market Research Q1 2018

https://www.forbes.it/sites/it/2018/06/26/quanto-rendono-davvero-ico-investitori/#56d5170524b2

EY Research: Initial coin offering (ICOs), 2017

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/avvocatoAffari/mercatiImpresa/2017-10-18/initial-coin-offering-ico-e-offerta-pubblico-prodotti-finanziari-105639.php

 

 

 


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