L’innovazione nelle imprese è premiata a livello fiscale: come usufruire del Credito d’imposta per attività di Ricerca & Sviluppo
Il Piano Nazionale Industria 4.0 intende creare un ambiente favorevole alle imprese, tenendo conto della nuova fase di globalizzazione e di cambiamenti tecnologici in atto, attraverso un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività: fra queste troviamo il Credito d’imposta per attività di R&S.
Il principale obiettivo della misura è stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi, prodotti e servizi e garantire la competitività futura delle imprese.
Chi può richiedere l’agevolazione?
Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di R&S. Sono ammesse sia le imprese residenti che le stabili organizzazioni nel territorio dello stato di imprese non residenti, inclusi i consorzi e le reti di impresa.
Quali sono le attività di Ricerca e Sviluppo ritenute ammissibili?
Le attività di R&S ammissibili alla misura devono ricadere fra quelle previste dal decreto attuativo del 27 maggio 2015 e possono essere svolte in ambiti diversi da quello scientifico tecnologico (ad esempio in ambito storico o sociologico) purché siano volte all’acquisizione di nuove conoscenze, all’accrescimento di quelle esistenti e all’utilizzo di tali conoscenze per nuove applicazioni.
Nello specifico le attività ammissibili sono quelle relative alla Ricerca Fondamentale, alla Ricerca Industriale e allo Sviluppo Sperimentale.
Quali sono le categorie di spese ammissibili?
Le spese ammissibili sulle quali calcolare l’ammontare del credito sono quelle relative a:
- Personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo;
- Quote di ammortamento: spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di R&S e, comunque, con un costo unitario non inferiore a € 2.000 al netto dell’IVA;
- Contratti di ricerca: spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start up innovative (ricerca “extra muros”);
- Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale e biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne;
- Spese per attività di certificazione contabile: le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale devono avvalersi di un revisore o di una società di revisione legale dei conti iscritti nel registro dei revisori legali, che certifichi la documentazione contabile richiesta per fruire dell’agevolazione. Tali spese sono ammissibili entro il limite massimo di € 5.000.
La Legge di Bilancio 2017 ha eliminato la distinzione tra personale altamente qualificato e personale non altamente qualificato. Grazie alla nuova formulazione, l’impresa potrà prendere in considerazione le spese relative a tutto il personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, senza effettuare la differenziazione prevista dalla vecchia normativa.
Come si calcola l’entità del credito agevolabile?
L’ammontare del credito di imposta si calcola applicando un’aliquota, pari al 50%, all’ammontare complessivo delle spese incrementali per investimenti in attività di R&S, sostenute nel periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione, rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015 (2012, 2013 e 2014). Grazie alla nuova Legge di Bilancio, l’importo massimo annuale ottenibile è stato elevato a 20.000.000 €.
Come si usufruisce del credito agevolabile?
Al fine di poter usufruire del credito d’imposta R&S maturato, l’ammontare del credito dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi (in particolare nel quadro RU del Modello Unico), ed utilizzato esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Le imprese potranno beneficiare dell’agevolazione fino al 31 dicembre 2020.
Credito d’imposta Ricerca e Sviluppo 2020 e Nuovo Credito d’Imposta Innovazione Tencologica
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Credito d’Imposta Ricerca & Sviluppo, Innovazione Tecnologica, Attività Innovative
COME RICHIEDERE L’AGEVOLAZIONE
Vuoi richiede l’agevolazione ma non sai come fare? Non aspettare, rivolgiti alla nostra società di consulenza!
Cosa facciamo per te:
- Verifichiamo che rispetti tutti i requisiti imposti dalla normativa;
- Ti indichiamo qual è la documentazione necessaria alla predisposizione del calcolo;
- Calcoliamo l’ammontare del credito d’imposta R&S maturato;
- Predisponiamo il Dossier descrittivo necessario ai fini dei controlli ex-post dell’Agenzia delle Entrate.
Sei una startup e non sai se puoi richiedere il credito d’imposta per le spese di R&S maturate nell’anno passato? Contatta un nostro esperto in Credito d’Imposta e Innovazione per avere maggiori informazioni in merito.
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