Nuovi fondi alle imprese per investimenti 4.0 e risparmio energetico
Decreto Mise: finanziamenti alle PMI per 678 milioni da React UE e fondi coesione

A partire dal 18 maggio 2022 le micro, piccole e medie imprese italiane possono richiedere incentivi per la realizzazione di investimenti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.
La dotazione è di 678 milioni di euro di finanziamenti, provenienti dal programma d’investimento europeo React Eu e dai fondi di coesione.
Il Ministero dello sviluppo economico ha istituito il nuovo regime di aiuti che si distribuirà sul territorio con intensità diverse:
- 250 milioni di euro sono destinati agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord
- circa 428 milioni sono previsti per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.
Che cos’è?
Si tratta di una misura che agevola i programmi di investimento proposti da PMI ad elevato contenuto tecnologico, in linea con i vigenti principi di tutela ambientale e con il piano Transizione 4.0, e in particolare con gli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea per favorire la transizione delle imprese verso il paradigma dell’economia circolare e migliorare la sostenibilità energetica.
A chi si rivolge?
Le agevolazioni sono indirizzate alle PMI regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese.
Le PMI non devono risultare “imprese in difficoltà” al 31 dicembre 2019 e devono disporre di almeno due bilanci approvati e depositati o, in caso di imprese individuali e società di persone, di almeno due dichiarazioni dei redditi.
Le imprese che richiederanno l’agevolazione non dovranno aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabilimento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento.
Cosa finanzia?
La misura finanzia i progetti che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0.
In particolare i programmi devono prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano, in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa.
I progetti che soddisfano gli indicatori di sostenibilità previsti dal bando possono conseguire un punteggio aggiuntivo:
- transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
- miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa (con un risparmio energetico all’interno dell’unità produttiva non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente).
Quali sono le spese ammissibili?
Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento per l’acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali:
- macchinari, impianti e attrezzature;
- opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili;
- programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui al primo punto;
- acquisizione di certificazioni ambientali.
Solo per i progetti che hanno come obiettivo il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa sono ammissibili le spese per:
- servizi di consulenza per la diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto di misure di efficientamento energetico, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che la diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.
In cosa consiste l’agevolazione?
Le agevolazioni sono concesse, ai sensi del Temporary Framework comunitario (con limite massimo di 10 milioni di euro), nella forma del contributo in conto impianti.
Per i programmi di investimento in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia il contributo massimo previsto è:
- 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
- 50% per le imprese di media dimensione;
Per i programmi di investimento da realizzare in Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo previsto è:
- 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
- 40% per le imprese di media dimensione;
Per i programmi di investimento da realizzare nelle altre regioni, il contributo massimo è pari a:
- 35% per le imprese di micro e piccola dimensione;
- 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
Il contributo è maggiorato del 5% per i programmi di investimento realizzati nelle zone A e conclusi entro nove mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.
Quali sono le soglie minime e massime di spesa?
Ogni ogni investimento innovativo non potrà preedere spese superiori a 3 milioni di euro.
I programmi di investimento devono inoltre rispettare le seguenti soglie di spesa:
- per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna) le spese non dovranno essere inferiori a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro. In ogni caso i costi dovranno rimanere al di sotto dell’80% del fatturato nell’ultimo bilancio approvato
- per i programmi di investimento da realizzare nelle altre regioni, la soglia minima sale a 1.000.000 euro, mentre la soglia massima è sempre di 3 mlioni di euro, comunque inferiore al 80% del fatturato nell’ultimo bilancio approvato.
Presentazione delle domande
Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica sul sito di Invitalia.
- a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022 è possibile procedere alla compilazione della domanda;
- dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 si apre invece lo sportello per l’invio delle domande compilate