Piano Colao: le proposte degli esperti per Digitalizzazione Innovazione Start up

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“Iniziative per il rilancio 2020-2022” è la strategia presentata al Governo da una Task Force di esperti. Le priorità: green, inclusione, digitalizzazione e innovazione

PIANO-COLAO-LE-AZIONI-PREVISTE-PER-INNOVAZIONE-E-STARTUPAbbiamo studiato il Piano presentato, dopo 8 settimane di lavoro, dal comitato di esperti guidato dall’ex ad Vodafone Vittorio Colao.

Il Rapporto Finale contiene le “Iniziative per il rilancio 2020-2022”, una strategia costruita attorno a 3 assi fondamentali:

  • Rivoluzione Verde
  • Parità di genere e Inclusione
  • Digitalizzazione e Innovazione

A Innovazione, Start up e Ricerca sono dedicate alcune tra le oltre 100 iniziative proposte al Governo per la ripresa dell’Italia e la modernizzazione del Paese.

Vediamo quali sono.

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Decreto Rilancio: le misure a sostegno di Startup Innovative, Innovazione e Ricerca

 

Il Paese, intraprendendo un’azione di radicale digitalizzazione e innovazione, potrà effettuare un “salto in avanti” in termini di competitività del sistema economico, di qualità di lavoro e di vita delle persone, di minore impatto ambientale e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Il Piano Colao: oltre 100 iniziative in 6 aree di lavoro

Il Piano della Task Force Colao è contenuto in 121 schede di analisi e prevede oltre 100 iniziative in 6 aree di lavoro:

  1. Imprese e Lavoro
  2. Infrastrutture e ambiente
  3. Turismo, Arte e Cultura
  4. Pubblica Amministrazione
  5. Individui e Famiglie

Le proposte per far ripartire l’economia

Il Rapporto indica 4 ambiti prioritari per far ripartire l’economia italiana:

1. Incentivare l’innovazione

Aumentare e accelerare l’innovazione tecnologica delle imprese italiane, ripristinando ed estendendo le misure previste dal piano Industria 4.0, incentivando gli investimenti in sostenibilità e transizione energetica, e ampliando le misure di sostengo alle start-up innovative.

2. Sviluppare le competenze per aumentare la produttività

Il Comitato propone interventi per sostenere gli investimenti in formazione e incentivare la riqualificazione della forza lavoro e dei disoccupati per acquisire competenze richieste dal mercato ad esempio quelle digitali

3. Rafforzare le PMI e le filiere

Il Comitato propone interventi per favorire la ricapitalizzazione delle imprese di filiera, per rilanciare l’export, per incentivare le aggregazioni e per favorire il reinsediamento sul territorio nazionale di attività ad alto valore aggiunto in precedenza svolte all’estero (il c.d. reshoring).

4. Sostenere lo sviluppo di un’economia sostenibile

Il Comitato propone di completare la riforma del Terzo Settore, in particolare per quanto riguarda la fiscalità delle imprese sociali.

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le proposte concrete nel campo dell’innovazione e per il rafforzamento dell’ecosistema delle start up innovative

Cosa è previsto per Innovazione e Startup?

3 gli interventi individuati dalla Task Force per accelerare e valorizzare innovazione e start up:

10. Innovazione tecnologica e proprietà intellettuale

Dal 2020 il piano industria 4.0 ha subito importanti modifiche con la transizione di iper e super ammortamento ad un meccanismo di credito di imposta e il credito Ricerca e Sviluppo ridimensionato negli importi.

A fronte di ciò il comitato propone:

  • ripristino e potenziamento delle misure di super-ammortamento e iper-ammortamento del pacchetto Industria 4.0 e durata pluriennale degli incentivi (5 anni). Entrambe le agevolazioni devono intendersi come incremento del costo ammortizzabile e non come credito di imposta (e senza limite massimo)
  • Possibilità di decidere autonomamente il periodo di iper/superammortamento (ammortamento accelerato).
  • Applicazione dell’aliquota prevista per l’iper-ammortamento in relazione agli investimenti in software a prescindere dall’acquisto di beni materiali iperammortizzabili
  • Incrementare sia aliquote sia massimale di investimento agevolabile per il credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo (arrivando ad es. ad un limite massimo del 20% per un investimento pari a 10 M€)
  • Introduzione di forme semplificate di interpello con il MISE per risolvere problematiche applicative legate alla natura dei costi o delle attività agevolabili
  • Incremento del beneficio del patent box (dal 50% al 70%) e ampliamento ad ulteriori beni immateriali agevolabili (ad esempio lista clienti e lista fornitori)

11. Innovazione energetica e sostenibilità

Incentivare gli investimenti nella transizione energetica/sostenibilità delle filiere italiane e finanziare gli investimenti in innovazione per lo sviluppo di tecnologie a bassa emissione, per ottemperare alle nuove direttive Europee (Green Deal).

[Il tema della transizione energetica viene trattato in modo più organico nell’area di lavoro“Infrastrutture e Ambiente”].

12.Sostegno alle Start up innovative

Il comitato suggerisce di rafforzare le misure di sostegno alle start-up e PMI innovative con l’incremento delle agevolazioni fiscali per l’investimento da parte di individui, società e fondi specialistici.

Come funziona ora:

  • Gli investimenti nelle start-up e nelle PMI innovative fruiscono a certe condizioni di una detrazione dall’IRPEF (e di una deduzione dal reddito per i soggetti IRES) pari al 30% dell’investimento annuo fino a 1 M€ (1,8 M€ per i soggetti IRES)
  • Il decreto Rilancio ha elevato al 50% la detrazione dall’IRPEF (quindi per le sole persone fisiche) per gli investimenti annui fino a 100K€
  • Alle start-up innovative sta iniziando ad interessarsi anche il mondo dei Fondi di investimento

Cosa propone il Piano Colao:

  • Aumentare la percentuale che dà diritto alla detrazione dall’IRPEF e alla deduzione dal reddito per i soggetti IRES dal 30% al 50%, e anche elevare il massimale per gli investimenti annui effettuati o direttamente o tramite OICR (ad es. fino a 3 M€ per le persone fisiche e 6 M€ per i soggetti IRES previa autorizzazione della Commissione UE)
  • Prevedere la detassazione per le persone fisiche dei proventi (dividendi e capital gain) per gli investimenti che siano effettuati in un determinato periodo di tempo (ad es. 2020-2021) e mantenuti per un periodo temporale minimo (ad es. 5 anni)
  • Detassazione ai fini IRAP e contributivi per il 2020 e il 2021
  • Possibilità di trasformare le perdite in credito di imposta cedibile a qualsiasi soggetto

Per favorire la raccolta del capitale di rischio il Comitato propone inoltre nuove misure fiscali e agevolazioni per chi investe nelle startup e nelle PMI.

Le proposte per favorire la capitalizzazione delle imprese non quotate

Il comitato propone di puntare sulle agevolazioni fiscali per le persone fisiche per ampliare la platea di potenziali sottoscrittori di capitale di rischio di imprese non quotate.

Gli incentivi fiscali previsti dall’art. 26 del decreto Rilancio hanno natura emergenziale: si applicano agli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2020.

Le proposte sono quindi di rendere strutturali nuove agevolazioni fiscali:

  • Detassazione in favore delle persone fisiche dei proventi da sottoscrizione di quote di fondi in un periodo definito (ad esempio 2020-2021) che investono prevalentemente in società non quotate per investimenti mantenuti per almeno 5 anni
  • Detrazione del 30% dell’investimento nei suddetti fondi che spetti solo se con la liquidazione dell’OICR (organismi di investimento collettivo del risparmio) , l’investitore realizzi una minusvalenza di importo pari o superiore al 30% dell’investimento (soggetto ad autorizzazione della Commissione UE)
  • Esclusione dall’imposta sulle successioni delle quote dei suddetti fondi
  • Riduzione da 500.000 euro ad almeno 100.000 euro della soglia minima di investimento in FIA (Fondi di investimento alternativi) riservati per gli investitori non professionali
  • Introduzione della nuova categoria di «investitori al dettaglio qualificati», che pur non possedendo i requisiti per essere considerati professionali o non volendo essere qualificati come tali per non perdere i benefici MiFID, possiedono un patrimonio personale e/o una competenza adeguati all’investimento in FIA riservati

Il 5 G e le infrastrutture tecnologiche

Il rilancio del Paese non può prescindere inoltre, secondo il Comitato, dallo stimolo agli investimenti in infrastrutture tra le quali le telecomunicazioni, fondamentale asset per lo sviluppo.

25. Piano Fibra Nazionale

Sviluppare un piano per il completamento della copertura nazionale della rete in fibra

26. Cablaggio PA

Pianificare l‘installazione di accessi in fibra in tutti gli edifici della PA, con particolare attenzione a scuole e strutture socio-sanitarie e amministrazioni locali per rendere possibile il passaggio a servizi digitali al cittadini, smart working degli impiegati e accesso universale a Dati della PA.

27. Sviluppo Reti 5G

Adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio, per accelerare lo sviluppo delle reti 5G. Escludere opponibilità locale se protocolli nazionali sono rispettati.

28. Sussidio Digital Divide

Concedere voucher per sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti della popolazione, focalizzato sulla migliore tecnologia disponibile localmente e differenziato tra fibra e altre tecnologie.

Potenziare le attività di ricerca e innovazione, aiutando l’incontro fra domanda e offerta di conoscenze

Tra le azioni che il Rapporto prevede nell’area di lavoro Istruzione, Ricerca e Competenza abbiamo estrapolato in particolare 3 azioni pensate per modernizzare il sistema della Ricerca verso un nuovo modello di collaborazione pubblico-privato:

86. Applied PhD

  • Innovare il dottorato di ricerca creando un percorso di “applied PhD” per formare le figure professionali a più elevata specializzazione per il mercato del lavoro
  • Bandire 20 nuovi corsi di dottorato di ricerca per l’innovazione nelle imprese (almeno 15 in discipline STEM) e 20 di “dottorato di ricerca per le politiche pubbliche” (almeno 15 in economia, management e scienze sociali) al fine di favorire una riqualificazione della PA
  • Procedure di selezione, composizione dei collegi, programmi di ricerca e criteri di valutazione finale stabiliti mediante accordi fra università, associazioni di rappresentanza imprenditoriale e amministrazioni pubbliche centrali e regionali
  • 40 nuovi corsi di dottorato, ciascuno con 10 borse finanziate dal MUR di importo superiore del 50% a quelle consuete, vengono assegnati su base competitiva agli atenei selezionati tenendo conto di criteri di merito e di equilibrio territoriale

87. Agenda di cooperazione università-imprese

Rafforzare la cooperazione fra università e imprese per orientare ricerca e sviluppo verso grand challenges e favorire la crescita di un sistema nazionale dell’innovazione:

  • Nel breve: disegnare progetti pilota per laboratori congiunti università-aziende (o ente di ricerca-azienda) con condivisione del personale e della strumentazione
  • Nel lungo: creare fondazione di diritto privato simile al Fraunhofer tedesco (Marconi Institute) con la funzione di potenziare l’ecosistema dell’innovazione, lo sviluppo e il trasferimento di tecnologie alle Aziende

Leggi il Rapporto integrale

RAPPORTO-FINALE-COMITATO-DI-ESPERTI-IN-MATERIA-ECONOMICA-E-SOCIALE

SCHEDE DI LAVORO FINALI COMITATO DI ESPERTI IN MATERIA ECONOMICA E SOCIALE


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