Green New Deal: finanziamenti per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione
750 milioni di euro di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per la transizione ecologica e circolare. Domande a partire dal 17 novembre.

Che cos’è?
Il Bando Green New Deal è una misura che supporta con agevolazioni finanziarie i progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare. La dotazione finanziaria è di 750 milioni di euro a valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS), gestito da Mediocredito Centrale, e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa depositi e prestiti.
Il Green New Deal italiano è il programma nazionale che indirizza le risorse per gli investimenti pubblici e per il sostegno agli investimenti privati verso gli obiettivi della sostenibilità ambientale e sociale, dell’innovazione e dell’economia circolare, in un’ottica di crescita e aumento della produttività.
Le misure agevolative nell’ambito del programma italiano si inseriscono nel contesto del “Green Deal europeo”, il piano d’azione proposto dalla Commissione Europea per rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050.
A chi si rivolge?
Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
Cosa finanzia?
Sono ammissibili al sostegno degli interventi agevolativi i programmi di innovazione sostenibile che prevedano attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e/o, limitatamente alle PMI, l’industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo, che siano coerenti con le finalità del Green and Innovation Deal con particolare riguardo agli obiettivi di:
- a) decarbonizzazione dell’economia
- b) economia circolare
- c) riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
- d) rigenerazione urbana
- e) turismo sostenibile
- f) adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Le attività di industrializzazione devono:
- avere elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volte a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.
- includere investimenti in attivi materiali che mantengono la loro funzionalità rispetto al progetto agevolato per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni.
Queste attività possono essere ammesse distintamente ovvero insieme ad un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito di un programma integrato.
Il bando finanzia progetti che prevedono investimenti, non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni, da realizzare sul territorio nazionale.
Quali sono le spese ammissibili?
Ricerca industriale e Sviluppo Sperimentale
Nel caso delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, sono ammissibili, le spese e i costi delle imprese beneficiarie relativi a:
- personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario
- strumenti e attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo
- servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato
- spese generali relative al progetto
- i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Industrializzazione
Nel caso delle attività di industrializzazione, sono ammissibili, i costi sostenuti dalle PMI, strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti, relativi a:
- acquisto di nuove immobilizzazioni materiali che riguardino macchinari, impianti e attrezzature, compresi i programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali
- acquisizione di immobilizzazioni immateriali relative a brevetti di nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, che devono essere ammortizzabili
- acquisizione di servizi di consulenza, prestati da consulenti esterni.
Quale agevolazione è prevista?
Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 750 milioni:
- 600 milioni di euro sono concessi sotto forma di agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato a valere sulle risorse del FRI. Il finanziamento copre tra il 50% e il 70% delle spese e dei costi ammissibili.
- 150 milioni di euro sono previsti come contributo a fondo perduto. La percentuale massima prevista per il fondo perduto è:
- 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione
- 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
Quando si presenta la domanda?
Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:
- a sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti.
- negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.
Le risorse disponibili sono suddivise tra le imprese a seconda della procedura. In particolare:
- Per la procedura a sportello, sono concessi 300 milioni di euro nella forma del finanziamento agevolato e 75 milioni di euro di contributi a fondo perduto. Una quota pari al 60% delle risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Nell’ambito di questa riserva, una sottoriserva pari al 25% è destinata alle micro e piccole imprese.
La domanda di agevolazioni e la documentazione indicate nel decreto interministeriale devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica attraverso il sito https://fondocrescitasostenibile.mcc.it dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 17 novembre 2022.
La precompilazione delle domande è possibile a partire dal 4 novembre 2022.
- Nell’ambito dei programmi finanziati con procedura negoziale, sono concessi 300 milioni di euro in finanziamenti agevolati e 75 milioni di euro di contributi a fondo perduto.