S3 Lombardia: la Strategia per la Ricerca e l’Innovazione 2021-2027

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La nuova S3 -Smart Specialization Strategy 2021-2027 Lombardia nel segno di Ricerca e Innovazione Responsabile e Open Innovation

S3 -SMART SPECIALISATION STRATEGY 2021-2027 LOMBARDIA

Che cos’è?

La S3 – Strategia di Specializzazione Intelligente per la Ricerca e l’Innovazione – della Regione Lombardia è il documento che indica le priorità di investimento in ambito di Ricerca e Innovazione regionali dei prossimi 7 anni.

La strategia è costruita in allineamento con gli obiettivi e le indicazioni dell’Unione Europea.

Per la Politica di Coesione 2021-2027 la Commissione Europea ha proposto 20 “condizioni abilitanti” che dovranno essere monitorate e applicate per tutto il periodo. La prima condizione abilitante consiste proprio nell’assicurare una buona governance della Strategia di Specializzazione Intelligente regionale – S3.

La S3 della Lombardia 2021-2027 tiene presente le criticità emerse a causa della pandemia Covid-19. Gli obiettivi sono stati cioè aggiorati alla luce del nuovo scenario per aumentare la competitività del tessuto economico regionale, incentivare lo sviluppo di nuove competenze e promuovere modelli di produzione sostenibili.

In ottica di ricerca e innovazione, è fondamentale da un lato individuare e favorire lo sviluppo e l’adozione di soluzioni innovative in grado di sfruttare pienamente le nuove tecnologie digitali, che durante il lockdown hanno permesso di assicurare interventi a distanza e di mantenere i contatti, e dall’altro di porre in essere misure per favorire soluzioni per contrastare la fragilità anche sotto il profilo economico delle famiglie

Le priorità della S3 Lombardia 2021-2027

La Lombardia ha quindi individuato alcune linee prioritarie che saranno il faro della Strategia per la Ricerca e l’Innovazione regionale:

  • Incentivare il reinsediamento sul territorio lombardo di attività ad alto valore aggiunto che sono state delocalizzate, puntando sull’innovazione e sulla qualificazione in termini di sostenibilità;
  • Facilitare l’accesso al credito e la semplificazione nell’accesso e nell’erogazione dei contributi pubblici, favorendo il rilancio e lo sviluppo, in chiave innovativa, delle imprese e del sistema di R&I lombardi;
  • Promuovere la piena occupazione (anche con la riqualificazione e il reinserimento lavorativo delle persone coinvolte nelle crisi aziendali) e sviluppare e mantenere i talenti del futuro puntando sull’educazione inclusiva, lo sviluppo della formazione tecnica superiore e contrastando la dispersione scolastica (anche in considerazione delle nuove esigenze formative ad esempio per lo sviluppo dei green job e delle competenze digitali)

Gli 8 ecosistemi dell’innovazione

Le 7 Aree di Specializzazione (AdS) riconosciute nella S3 2014-2020 sono evolute in corrispondenza con i bisogni emergenti della società.

La S3 2021-2027 individua quindi 8 ecosistemi dell’innovazione:

  1. nutrizione;
  2. salute e life science;
  3. cultura e conoscenza;
  4. connettività e informazione;
  5. smart mobility e architecture;
  6. sostenibilità;
  7. sviluppo sociale;
  8. manifattura avanzata.
Griglia ecosistemi innovazione S3 Innovazione Lombardia
La matrice che evidenzia i legami tra le AdS e gli ecosistemi. Maggiore è l’intensità del colore maggiore è il legame tra AdS e l’ecosistema. Fonte: Regione Lombardia

Tali ecositemi racchiudono ognuno i propri obiettivi specifici e priorità al livello regionale, intersecando i 7 Sistemi di competenza (AdS):

  1. Aerospazio
  2. Agroalimentare
  3. Eco-industria
  4. Industrie Creative e Culturali
  5. Industria della Salute
  6. Manifatturiero Avanzato
  7. Mobilità Sostenibile

La lettura per ecosistemi delle attività svolte sul territorio consente quindi di superare la prospettiva dei settori verticali e valorizzare ancora di più l’insieme delle competenze esistenti sul territorio, rappresentate dai diversi attori (non solo soggetti privati ma anche pubblica amministrazione, sistema della ricerca e enti dell’associazionismo e del volontariato) che concorrono a soddisfare i bisogni della persona e a generare capacità innovativa.

L’evoluzione dalle Aree di specializzazione verso gli ecosistemi dell’innovazione è ispirata dal paradigma del “cittadino al centro”. La definizione delle politiche su ricerca e innovazione evolvono cioè secondo i principi della RRI (Responsible Research and Innovation) e dell’open innovation, in cui i cittadini assumono il duplice ruolo di beneficiari e di interlocutori diretti.

Il testo definitivo è stato approvato dalla Giunta Regionale il 30 dicembre 2020 e si suddivide in 10 capitoli che prevedono 4 linee di azione.

Le 4 linee di azione della S3 regione Lombardia

Il piano di azioni della S3 lombarda prevede 4 gruppi di azioni:

1. Rafforzare il sistema lombardo della ricerca e dell’innovazione tramite i paradigmi della RRI e della Open Innovation

La prima linea di azione prevede iniziative orientate a promuovere i fattori abilitanti per la Ricerca e l’Innovazione: ad esempio RRI (Responsible Researche and Innovation) e Open Innovation, con particolare riguardo a:

  • nuove politiche di stakeholder e citizen Engagement;
  • transizione digitale e sviluppo sostenibile;
  • resilienza e capacità di adattamento del sistema lombardo ai rapidi cambiamenti del contesto economico-produttivo e sociale.

Promuove inoltre:

  • semplificazione e razionalizzazione degli strumenti di finanziamento della ricerca e dell’innovazione;
  • l’accesso al credito per le PMI: con la diffusione delle opportunità di finanziamento regionale e di collegamento tra imprese e investitori pubblici e privati, compresi gli strumenti alternativi a quelli bancari, e iniziative a favore del settore emergente delle Fintech;
  • la presenza di soggetti lombardi qualificati nei network europei e internazionali, per favorire la loro partecipazione a catene del valore globali.

2. Favorire il trasferimento tecnologico, la ricerca industriale e l’innovazionenegli ecosistemi dell’innovazione

La seconda linea di azione punta sul raccordo tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.

Prevede:

  • investimenti in progetti strategici di sviluppo industriale di grandi dimensioni e in nuovi progetti sviluppati in partenariato tra ricerca e imprese;
  • sostegni a infrastrutture come Hub tecnologici e di trasferimento tecnologico su tematiche strategiche come il digitale, la mobilità sostenibile, la salute, l’economia circolare;
  • supporto alla nascita di impianti pilota, dimostratori, living labs, ma anche di startup e spin-off universitari;
  • collaborazioni con gli atenei lombardi; promozione della proprietà intellettuale, dei brevetti e della domanda di innovazione della Pubblica Amministrazione.

3. Supportare gli investimenti per la transizione digitale e l’adozione dimodelli di sviluppo sostenibile

La terza linea di azione comprende investimenti per la transizione digitale e l’adozione di modelli di sviluppo sostenibile. Ad esempio si prevede:

  • il sostegno allo sviluppo di infrastrutture e tecnologie strategiche, come “cloud computing, data storage, supercalcolo, sicurezza informatica”;
  • la promozione di tecnologie digitali e modelli di sviluppo sostenibile nelle PMI e nelle filiere lombarde.

4. Supportare l’internazionalizzazione del sistema della ricerca e delle imprese e l’attrattività del sistema Lombardo.

La quarta linea di azione si concentra sulla promozione dell’internazionalizzazione del tessuto economico lombardo, con iniziative per favorire modelli di distribuzione flessibili, adattativi e sostenibili nell’accesso delle imprese ai mercati internazionali. Allo stesso tempo, ha come obiettivo rafforzare la capacità del territorio di attrarre e mantenere talenti e competenze tecnologiche.

Monitoraggio annuale

Per migliorare il processo di monitoraggio e valutazione delle iniziative regionali nella nuova programmazione, sono stati disegnati indicatori di contesto, indicatori di impatto, indicatori di risultato e degli indicatori di avanzamento/realizzazione per cogliere i micro-impatti a breve termine e per “osservare” in tempi rapidi la risposta del territorio rispetto alle iniziative regionali.


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