Startup Innovative nella sanità digitale

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E-health: la rivoluzione digitale applicata alla salute. L’ecosistema delle start up innovative, i finanziamenti nel settore e 5 realtà italiane da monitorare, selezionate dal Fimap Innovation Radar.

startup sanità digitaleChe cos’è la sanità digitale

Si parla di sanità digitale per riferirsi alle principali soluzioni tecnologiche applicate ai servizi sanitari per limitare sprechi e inefficienze e migliorare il rapporto tra paziente e cure.

Si prevede che la spesa sanitaria sarà sempre più rimodellata dalle tecnologie digitali e dall’intelligenza artificiale per acquisire maggiore efficienza e accessibilità su scala globale. Ovvero la digital transformation applicata al campo della salute nel quale startup e pmi innovative sono ancora una volta motore di innovazione.

Venture capital & start up della sanità digitale

Secondo il rapporto annuale di Startup Health Insights relativo al 2019, i finanziamenti raccolti nel mondo dalle startup innovative che operano nel settore sanitario hanno raggiunto finora quota 1o,4 miliardi di dollari, in linea con i dati registrati nel 2018 che si è concluso con una raccolta di quasi 15 miliari di dollari.

La crescita dell’e-Health, confermata di anno in anno, fa pensare che il settore si appresti a vivere una fase matura, con la caratteristica positiva di essere orientato, per la maggior parte, alle operazioni a livello early stage, ovvero quelle operazioni di venture capital riferite alle fasi di avvio di un’impresa, che rappresentano il 65% dell’attività totale ed hanno consentito la nascita di un universo di start up nel settore del Digital Health.

I settori più interessanti da seguire sono in particolare, quelli verso i quali si è concentrata l’attività dei venture capital:

  1. Fornitura di servizi e soluzioni per la gestione del paziente e degli utenti (1,6 miliardi di dollari);
  2. Strumenti di personalizzazione della salute dell’individuo (1,59 miliardi di dollari);
  3. Big Data e Analytics per il settore medtech (1,4 miliardi di dollari);
  4. Dispositivi medicali (1,37 miliardi di dollari);
  5. Wellness (1,1, miliardi di dollari).

Israele è riconosciuta in tutto il mondo come leader nel campo con 450 startup dedicate nel settore della salute digitale, e un flusso di esportazioni pari a 8,5 miliardi di dollari l’anno. Un focus del mercato è anche negli Stati Uniti, ma altri hub internazionali stanno emergendo. Una certa rilevanza stanno assumendo le startup cinesi con sede a Pechino, che sono riuscite a raccogliere finanziamenti per un totale di 647 milioni di dollari.

Risultati di gran lunga superiori rispetto a quelli attesi, che fanno presagire un futuro di crescita del settore, anche per quanto riguardo il mercato italiano.

Sanità digitale in Italia

La spesa per la sanità digitale in Italia nel 2018 ha toccato 1,722 miliardi di euro (+4,2% sull’anno precedente), secondo l’analisi condotta da Netconsulting Cube presentata al Digital Health Summit 2019 di Milano. Ma non siamo ancora davanti a una rivoluzione: la quota di spesa in innovazione procapite nel 2018 è solo poco più di 28 euro su 2.500 euro di spesa sanitaria complessiva pro capite. Tuttavia stanno emergendo in Italia realtà innovative da seguire con grande attenzione.

Una ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano ha documentato come gli strumenti digitali sono già diffusi molto nella realtà quotidiana di medici e pazienti che li usano per comunicare.  Whatsapp viene usato da 6 medici su 10 e quasi la metà dei cittadini ha dimistichezza con app o wearable dedicati alla salute.L’Intelligenza Artificiale è risultata invece ancora debole in termini di investimenti (7 milioni di euro) ma con grandi chance di sviluppo soprattutto nel campo dell’elaborazione delle immagini.

Tra i trend individuati dallo studio nell’ambito della Sanità digitale ci sono le “Terapie Digitali”, soluzioni tecnologiche, soprattutto App, che sono di supporto per i pazienti nell’assunzione della terapia farmacologica prescritta.

Start up e-health in Italia

Nel complesso i dati fanno una fotografia dell’Italia ancora posizionata in  una fase di lancio delle iniziative relative alla sanità digitale e i finanziamenti raccolti dalle startup italiane sono inferiori rispetto a quelle ottenute dalle realtà americane o cinesi.

Il fenomeno per numero di start up del settore non è nemmeno misurato. Tuttavia, nel solo comparto dei dispositivi medici, secondo il database di Assobiomedica, sono nate 334 startup in Italia, il 31% con meno di 4 anni, per il 40% costituite da  startup e pmi innovative . Il 43% sono Spin-off della ricerca pubblica, 2% sono Spin-off aziendali, 30%sono invece incubate in parchi scientifici e tecnologici. Si occupano principalmente di:

  • Biotecnologie 31%
  • Robotica 6%
  • ICT 31%
  • Nanotecnologie 6%
  • Materiali avanzati 9%

nel mercato della diagnostica avanzata, riabilitazione, medicina rigenerativa, etc.

La nostra scelta: 5 imprese innovative della sanità digitale da seguire

Dall’osservazione diretta di Fimap, con il lavoro quotidiano che i nostri team di consulenza in finanza agevolatainnovation financing e open innovation svolgono con startup e pmi innovative italiane, emerge un quadro non solo incoraggiante, ma estremamente dinamico, nel quale la ricerca occupa un posto di primo piano.

Tra queste realtà emergenti, ne abbiamo scelte 5 del parco clienti di Fimap, per il loro straordinario lavoro nel campo della sanità digitale:

  1. Hero, Artificial Intelligence for Better Living, la startup innovativa pugliese che progetta software di intelligenza artificiale per robot umanoidi nell’ambito dell’healthcare e in particolare dell’autismo (Fimap è Business Angel di questa startup);
  2. D-Hearth, premiata con il secondo posto nella competition televisiva B-Heroes dedicata al mondo delle startup, di cui Fimap è partner ufficiale, che rende possibile fare un elettrocardiografo tramite smartphone in totale autonomia e di inviare i risultati al servizio di tele-cardiologia 24/7, per ricevere il referto di un cardiologo in pochi minuti;
  3. TeiaCare, la startup italiana che ha sviluppato il primo assistente virtuale per operatori sanitari per un monitoraggio continuo senza contatto dei pazienti ospedalieri e residenti in case di cura;
  4. Echolight, che ha reso la diagnosi dell’Osteoporosi una procedura ambulatoriale, grazie a un nuovo strumento per la diagnosi non invasiva dell’osteoporosi;
  5. Karnak Medical, sviluppa dispositivi medici per la rigenerazione cellulare.

Aggiungiamo all’elenco:

Intech Innovative Training Technologies, che progetta dispositivi, modelli e strumenti di formazione per l’educazione medica.


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Fimap assiste PMI e start up innovative come grant advisor, affiancandole nelle attività di ricerca di contributi e finanziamenti nei temi della digital transformation e innovazione, portandole a vincere bandi regionali e nazional e call europee, con una solida strategia di Finanza Agevolata.

Il framework che ha definito, l’Innovation Radar, punta a facilitare l’incontro tra nuove soluzioni e startup innovative e la crescente domanda di innovazione da parte delle imprese, per creare nuove opportunità di business.

L’Innovation Radar di Fimap è il primo strumento che sviluppa l’open innovation in maniera integrata con la finanza agevolata (“co-founded open innovation”).

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