Voucher Innovation Manager: il decreto attuativo
Guida al contributo a fondo perduto “Voucher Innovation Manager” e identikit dell’Innovation Manager riconosciuto dal MiSe
È stato pubblicato il decreto attuativo per il Voucher Innovation Manager per le PMI, previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Tuttavia sarà necessario attendere un secondo decreto attuativo del MISE nel quale verranno precisati alcuni elementi rimasti indeterminati: le modalità di iscrizione nell’albo creato ad hoc per queste figure, le scadenze e le modalità di presentazione della domanda per la concessione del voucher.
In cosa consiste il voucher Innovation Manager?
Il Voucher è un contributo a fondo perduto per agevolare l’inserimento “temporaneo” nelle PMI dei cosiddetti Manager per l’Innovazione, vale a dire professionisti qualificati in grado di favorire, attraverso la loro attività, processi di innovazione e trasformazione digitale. Uno strumento utile per introdurre all’interno delle aziende competenze esterne manageriali in materia di innovazione.
Chi sono gli Innovation Manager?
Un Innovation Manager è un professionista qualificato e indipendente con profonda esperienza nel settore della Digital Transformation che deve essere iscritto nell’elenco specifico che verrà istituito presso il MISE, le cui modalità saranno chiarite entro qualche mese. È interessante notare che a parità di requisiti personali e professionali tale ruolo può esser svolto anche da società di consulenza iscritte nello stesso elenco, indipendenti però rispetto all’impresa o alla rete nella cui struttura vengono temporaneamente inserite.
Chi può iscriversi all’elenco ufficiale del MISE?
Possono dunque presentare domanda di iscrizione le persone fisiche che soddisfino uno dei seguenti requisiti:
- essere accreditate negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali;
- essere accreditate negli elenchi dei manager dell’innovazione istituti presso le Regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari con finalità analoghe a quelle previste dal presente decreto.
Inoltre, possono ricoprire il ruolo di Innovation Manager le persone fisiche che siano in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- Dottorato di ricerca nei settori sotto indicati;
- Master universitario di secondo livello nei settori sotto indicati;
- Laurea magistrale nei settori indicati;
- Svolgimento documentabile di incarichi per almeno 7 anni presso imprese che si occupano di attività relative ai settori sotto indicati.
La domanda di iscrizione può essere presentata anche dalle società operanti nelle aree di consulenza che siano in possesso dei seguenti requisiti:
- Avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
- Essere costituite nella forma di società di capitali;
- Non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo;
- Non avere subito condanne con sentenza definitiva;
- Aver eseguito progetti di consulenza o formazione in una o più delle aree indicate ed essere costituite da almeno 24 mesi; oppure, essere accreditate negli albi o elenchi dei consulenti in innovazione istituiti presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali, ovvero presso le regioni o le province autonome ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari aventi finalità analoghe a quelle previste dal presente.
Essenziale per la concessione del voucher è il fatto che la sottoscrizione del contratto fra le due parti avvenga in un momento successivo alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo, in coerenza con la finalità incentivante della misura.
Guida al voucher Innovation Manager
Possono richiedere il contributo a fondo perduto:
- MPMI: che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR.
- Reti d’impresa: a condizione che il programma comune di rete preveda lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0, quindi nel rispetto dell’articolo 3, commi 4-ter e seguenti, D.L. 5/2009, convertito con modificazioni dalla L. 33/2009, sia nella forma di “rete-contratto”, sia di “rete-soggetto”.
Quali sono i progetti ammissibili?
Sono ammissibili i progetti relativi all’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
- Big data e analytics;
- Cloud, fog e quantum computing;
- Cyberg security;
- Next Production Revolution;
- Applicazioni Cyber-fisico;
- Prototipazione rapida;
- AR/VR;
- Robotica;
- Interfaccia uomo macchina UI/UX;
- 3-D printing e additive manufacturing;
- IOT e IOE.
E dei seguenti settori d’interesse:
- Integrazione e sviluppo di iniziative di digitalizzazione;
- Digital marketing;
- Open innovation;
- Organizzazione e metodologie per l’innovazione;
- Organizzazione e change management;
- Strategia aziendale.
Nonché delle aree del mercato finanziario:
- IPO;
- Finanziamenti di capitale di rischio indipendenti;
- Finanziamenti di capitale di rischio alternative;
- Finanziamenti di capitale di rischio tradizionale.
Quali sono le spese ammissibili?
I costi finanziabili con il voucher si riassumono in 3 tipologie:
- consulenze per digital transformation
- assetti gestionali e organizzativi innovativi
- accesso ai mercati finanziari
Nello specifico, le spese ammissibili sono quelle sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza, che deve avere obbligatoriamente una durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale.
Sono inoltre ammissibili al contributo i costi sostenuti a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica per indirizzare e supportare i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso:
- l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa;
- l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio ad investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale come l’equity crowdfunding, l’invoice financing e l’emissione di minibond.
Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per servizi di consulenza specialistica relative alle ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali, come i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile, legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria.
Agevolazione prevista
Il contributo a fondo perduto concesso attraverso il voucher è riconosciuto, per i periodi d’imposta 2019 e 2020, in misura diversa a seconda delle dimensioni d’impresa:
- per le micro e piccole imprese, è pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40mila euro;
- per le medie imprese, è pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25mila euro;
- per le reti di imprese, è pari al 50% dei costi sostenuti ed entro un limite massimo complessivo di 80mila euro.
Limiti alle richieste
Dalla prospettiva delle PMI, vi è un consistente limite alla presentazione delle domande; infatti, sia queste che le reti d’impresa non possono ricorrere al voucher più di una volta per tutta la durata dell’agevolazione, a meno che la richiesta presentata nel 2019 non sia stata respinta.
Il contributo, conformemente ai principi generali degli “aiuti de minimis”, non è cumulabile con altre misure di aiuto in esenzione da notifica aventi ad oggetto le medesime spese ammissibili.
Dal lato degli Innovation manager o delle società che ne svolgono le funzioni, il limite è altrettanto restrittivo. In sede di presentazione della domanda di iscrizione all’albo dedicato, dovranno fornire al massimo dieci nominativi di manager in possesso dei requisiti sopra riportati; inoltre, sarà possibile per queste figure stipulare, nell’arco dello stesso anno solare, un solo contratto di consulenza.
Vuoi richiedere il Voucher Innovation Manager?
Per ricevere supporto nella domanda per il voucher contatta la divisione Fimap specializzata in Finanza agevolata e Europrogettazione tramite l’apposito form. Invia una Email a: info@fimap.srl inserisci nell’oggetto “Voucher Innovation Manager” oppure chiama: 06.4741646.